video suggerito
video suggerito
Donna e neonata morte a Villa Pamphili

Sul set dell’amico produttore di Rexal Ford: “Pagati solo tre mesi dopo la fine dei lavori”

Fra i film mai usciti che hanno ricevuto fondi pubblici ce ne sono alcuni che sono stati girati. È il caso de “Il discepolo”. A Fanpage.it un lavoratore del set racconta la sua esperienza con la Coevolutions. “Noi, pagati dopo tre mesi dalla fine dei lavori”.
A cura di Beatrice Tominic
173 CONDIVISIONI
A sinistra la locandina del film Il Discepolo, a destra Rexal Ford.
A sinistra la locandina del film Il Discepolo, a destra Rexal Ford.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il caso di Villa Pamphili sta aprendo un vaso di Pandora anche sull'industria cinematografica del nostro Paese. In molti si chiedono, da qualche giorno ormai, come sia stato possibile per l'uomo accusato di aver ucciso la compagna e la figlia e di averne abbandonato i corpi nel grande parco della Capitale, ottenere una tax credit dal ministero della Cultura per quasi un milione di euro. Aveva inoltrato la domanda con il suo nome fittizio, Rexal Ford, quello riportato nel passaporto falso che Francis Kaufmann, il nome presente all'anagrafe e con cui è stato arrestato cinque volte, aveva con sé da almeno sei anni e con la società fantasma di cui era titolare, la Tintagel Film Llc.

Ad accompagnarlo nella candidatura per l'invio di questi fondi pubblici anche un'altra società, la Coevolutions srl, gestita da Marco Perotti, che negli ultimi due anni ha ricevuto tredici finanziamenti pubblici per dodici film, di cui soltanto uno effettivamente uscito per un totale di oltre 4 milioni di euro. Alcuni dei progetti, però, nonostante non siano mai stati ultimati, sono stati girati. Fra questi, ad esempio, Il Discepolo. I lavori per la sua realizzazione sono iniziati lo scorso autunno, ma non è mai stato ultimato. A raccontare a Fanpage.it i dietro le quinte di questa produzione, un lavoratore che è arrivato sul set lo scorso autunno.

Anastasia Trofimova, in una foto scattata in uno degli ultimi avvistamenti lo scorso maggio.
Anastasia Trofimova, in una foto scattata in uno degli ultimi avvistamenti lo scorso maggio.

Il racconto dal set del film mai realizzato della Coevolutions

Una versione de L'esorcista, ma ambientata nel 1700: questo sembra ricordare la trama del film Il Discepolo, per cui la Coevolutions ha ricevuto due finanziamenti pubblici: il primo da 90mila euro e un secondo da 595mila e per la realizzazione del quale i lavori sono iniziati lo scorso autunno. "Questo film è partito con un sacco di problemi", spiega a Fanpage.it Andrea, nome di fantasia.

"Abbiamo lavorato per tre mesi senza essere pagati"

"Arrivati a metà della produzione erano finiti i soldi. Il produttore stava aspettando l'ingresso di tax credit da progetti precedenti, tra cui probabilmente anche anche il film incriminato, quello con Rexal Ford, Stelle della Notte – ricorda Andrea – Così hanno smesso di pagare tutti quanti. Fino a metà dicembre abbiamo lavorato senza essere pagati. Soltanto nell'aprile successivo, di quest'anno, siamo stati pagati".

Secondo quanto spiegato da Andrea, la Coevolutions avrebbe bloccato i pagamenti in attesa dell'arrivo del tax credit, con cui avrebbe pagato i lavoratori per questo nuovo film. "A metà dei lavori ha indetto una riunione con tutti il set per spiegarci la situazione e per dirci che era ancora in attesa di questi fondi – precisa Andrea –  Ma la produzione di questo film è iniziata con meno soldi di quelli che servivano. La mia opinione è che non riuscirà mai a finirlo, rischia di bloccarsi ancora in post-produzione. Ma sicuramente, io c'ero, è stato girato ed è stato girato per uscire".

Soltanto nel mese di aprile, a sei mesi dall'inizio dei lavori sul set e a tre dalla loro conclusione, sono arrivati i pagamenti. "Le condizioni di lavoro, in realtà, rispetto anche ad altri progetti per cui ho lavorato, non erano male. C'erano delle criticità, come in ogni caso, ma le paghe erano buone", aggiunge poi.

La locandina del film Il Discepolo.
La locandina del film Il Discepolo.

Il produttore amico di Rexal Ford

L'ufficio della società non è mai stato a Cinecittà, almeno durante le riprese de Il Discepolo. "Ho avuto modo di parlarci qualche volta, mi è sembrato una persona molto affabile. Non avendoci pagato per mesi, nutro molto astio nei suoi confronti. Ma in realtà non mi è mai sembrato una persona cattiva, però mi ha dato l'impressione che potesse farsi manipolare molto facilmente", ricorda Andrea.

"Una cosa particolare, da quello che mi hanno raccontato, è che approvava ogni spesa personalmente ed era molto meticoloso – sottolinea – Ma penso che lo facesse anche perché, in attesa dei fondi pubblici, stava usando i suoi soldi per fare il film".

Tutti i lavori del produttore amico di Rexal Ford

La Coevolutions avrebbe ricevuto tredici finanziamenti dal ministero della Cultura per la realizzazione di dodici film, dei quali sono uno ultimato. "Su quei film non ho particolari informazioni. So che prima de Il discepolo aveva fatto qualche spot pubblicitario, qualche documentario. Ma a parte questo non ho idea di cosa facesse – spiega – Ma il fatto che non siano usciti film non è una cosa così rara: non sarebbe né il primo né l'ultimo produttore che ha dei film già realizzati ma non ancora distribuiti".

Ma ci sono anche delle eccezioni. "Sicuramente c'è una piccola e fastidiosa parte dei di questi progetti che sono delle totali truffe ai danni dello Stato e questo mi pare evidente. Ma demonizzare il sistema dei tax credit è eccessivo: se le produzioni italiane riescono ad andare avanti è soprattutto grazie a questi finanziamenti – sottolinea Andrea – Sicuramente servono controlli più serrati per gestire l'erogazione dei finanziamenti. Non è possibile che li riceva anche chi si presenta con un passaporto e un'identità falsa, ad esempio", conclude facendo riferimento a Rexal Ford.

173 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views