Pamela Pelle morta a 39 anni, il marito: “Prima del parto siamo stati tre volte in pronto soccorso”

"Siamo corsi al pronto soccorso tre volte nei 20 giorni precedenti al parto, accusava strani malori – ha dichiarato a il Corriere della Sera il noto ristoratore Vincenzo Rinaldi, il marito di Pamela Pelle morta a pochi giorni di distanza dal terzo parto – Era la terza gravidanza, sapeva distinguere classici dolori della gestazione da quelli che non lo erano".
A fare chiarezza su quanto accaduto saranno i risultati dell'autopsia eseguita ieri dalla medica legale incaricata dalla Procura di Tivoli, Mariarosaria Aromatario. L'esame, al cimitero del Verano, è durato circa tre ore, dalle 13 alle 17. Come ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato della famiglia Rinaldi, Erdis Doraci, un altro esame sarà eseguito dal suo team di medici di fiducia. "Qualora riscontrassimo elementi di responsabilità faremo azioni dirette nei confronti di eventuali responsabili – ha precisato – Per ora ci limitiamo ad analizzare i risultati dell'autopsia e la documentazione medica".
Le indagini e il fascicolo aperto dalla Procura
L'ipotesi è quella che possa esserci stata qualche negligenza da parte del personale medico. "Abbiamo chiesto ai medici di intervenire dopo le abbondanti perdite di sangue, eravamo preoccupati – ha continuato il ristoratore alla testata – Ma non c'è stata alcuna reazione risolutiva, ci dicevano che era tutto normale".
La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: "Non puntiamo il dito contro nessuno senza prove certe – ha precisato il ristoratore – Ma vogliamo semplicemente che venga fatta giustizia".
La morte di Pamela Pelle
Pamela Pelle è morta nella notte fra il 7 e l'8 ottobre all'ospedale S. Gonfalone di Monte Rotondo, a sette giorni dal terzo parto, al policlinico Gemelli. Addolorato il marito, manager del noto ristorante romano Rinaldi al Quirinale, assistito dal suo avvocato, ha presentato una denuncia ai carabinieri di Monterotondo, per fare chiarezza su quanto accaduto alla moglie. Nel frattempo, sui social e non solo, amici e clienti, più o meno noti, continuano a stringersi nel dolore della famiglia Rinaldi.