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Ostia, 82enne muore per un malore in mare: in quel tratto di spiaggia libera mancano i bagnini

Entrato in acqua, ha iniziato ad annegare per un malore, ma in quel tratto di spiaggia libera non è previsto salvataggio: per l’82enne non c’è stato nulla da fare.
A cura di Beatrice Tominic
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È morto annegato nel mare di Ostia per un malore: l'uomo, un 82enne, si sarebbe sentito male mentre si trovava nelle acque della spiaggia libera Senape, sul lido di Ponente. In quel tratto di mare, che si trova davanti al lungomare degli Abruzzi, così come nei circa 800 metri di arenile che si trovano prima del porto, non è previsto alcune servizio di salvataggio, come precisato nel cartello che si trova prima di entrare nella spiaggia. Per questa ragione nessuno si è accorto immediatamente del malore dell'uomo, che stava annaspando in acqua e dopo disperati e tardivi tentativi di soccorso, per lui non c'è stato niente da fare.

L'arrivo dei soccorsi

Poco prima delle 19 di ieri, martedì 16 agosto, l'uomo, arrivato al mare in compagnia di sua moglie, è entrato in acqua per un bagno: nessuno si è accorto, però, che l'uomo stava iniziando ad annegare. Non appena compreso che l'82enne si trovava in pericolo, è stato lanciato l'allarme. Il primo ad arrivare è stato il bagnino di uno degli stabilimenti che si trovano più avanti rispetto al luogo della tragedia che, chiamato dai bagnanti della spiaggia libera, ha riportato l'uomo a riva.

Nel frattempo, però, erano stati allertati anche i medici e gli infermieri del 118, arrivati a bordo di un'ambulanza e un'automedica che hanno provato a rianimare l'82enne, senza successo: probabilmente l'anziano ha passato molto tempo in acqua prima di essere portato in salvo dal bagnino. Le condizioni disperate hanno reso necessario anche l'intervento di un elicottero del 118 che, atterrato sulla riva della spiaggia liberata appositamente dei tanti bagnanti che ancora si trovavano al mare per un tuffo al tramonto.

Il dolore della moglie

Nonostante l'arrivo dell'elisoccorso, però, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La moglie, in lacrime, come si legge ne il Messaggero, avrebbe detto che quella sera avevano deciso di andare in spiaggia soltanto all'ultimo minuto, prima di avere un mancamento e di essere portata all'ospedale Grassi, ad una manciata di chilometri di distanza. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri della stazione di Roma Lido, mentre il pm valuterà se disporre un esame esterno del medico legale o se approfondire con un'autopsia.

I cartelli che annunciano la mancanza dei bagnini

Sono circa 800 i metri di arenile prima del porto di Ostia senza servizio di salvataggio: al posto dei bagnini, soltanto un cartello che allerta i bagnanti. Da tempo i cittadini e le cittadine che vivono o che vanno al mare nelle spiagge libere di Ostia denunciano la mancanza di servizio di salvataggio nei tratti di spiaggia libera gestite dal comune di Roma: al suo posto, soltanto una serie di cartelli. In uno, oltre a segnalare il divieto di cani, viene sottolineato quello di balneazione oltre i 200 metri dalla battigia (che, comunque, non è segnalato), mentre in un altro viene specificatamente che, lungo quel tratto di mare, "la balneazione non è sicura per mancanza del servizio di salvamento".

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