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Oscurato sito che spiegava come suicidarsi: “Un cioccolatino dopo il veleno”

Un sito web che spiegava ai giovani come suicidarsi tramite informazioni per l’assunzione di veleno e un cioccolatino, per impedirne il rigetto. Le indagini di procura e polizia sono partite lo scorso anno, dopo la morte di due ragazzi di diciannove anni, che avevano ingerito un preparato letale.
A cura di Paola Palazzo
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Forniva istruzioni per condurre alla morte giovanissimi che volevano suicidarsi. La scoperta choc di una community online con oltre 17mila iscritti in tutto il mondo, oscurata in Italia su provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. A seguirla c'erano ragazzi e ragazze molto giovani, adolescenti e bambini nella prima adolescenza, che cercavano online le indicazioni su come togliersi la vita. Per compiere il gesto estremo veniva suggerito agli utenti di utilizzare del veleno. Sono ancora in corso le indagini, partite lo scorso anno a seguito della morte improvvisa di due ragazzi di diciannove anni, che avevano ingerito una sostanza potenzialmente letale, per risalire all'identità di tutti i coinvolti.

Sul sito web oscurato le istruzioni per uccidersi

Vittima di questa spirale erano ragazzi molto giovani, che per varie vicissitudini personali cercavano di trovare supporto nella community per togliersi la vita. Bastava registrarsi alla piattaforma e l'iscritto otteneva tutte le indicazioni che cercava per trovare la morte tramite l'assunzione di veleno, una sostanza che può diventare altamente tossica per il corpo umano e che provoca il decesso a chi la ingerisce. Il sito internet è stato scoperto a seguito della morte di due ragazzi di diciannove anni, deceduti a febbraio e dicembre dello scorso anno dopo aver ingerito un preparato rispetto al quale erano state date le indicazioni da seguire per realizzarlo. Nel corso delle indagini, condotte dalla sezione di polizia giudiziaria – aliquota Polizia di Stato ed al Compartimento polizia postale e delle Comunicazioni Lazio, è emerso che i due giovani fossero iscritti ad una piattaforma online che forniva ‘consulenza' per chiunque volesse porre fine alla propria vita: per evitare di rimettere la sostanza tossica ingerita bastava mangiare un cioccolatino e assumere un medicinale anti-vomito subito dopo avere ingerito il veleno. La vittima veniva seguita passo dopo passo in chat sino agli ultimi istanti di vita e rassicurata del ‘successo' di questa metodologia, perché già usata da altri ragazzi.

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