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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Colleferro, la fidanzata di Gabriele Bianchi: “Io incinta, penso alla famiglia di Willy”

La ragazza, 28 anni, è molto conosciuta in provincia. Ex candidata alle regionali con Forza Italia, è figlia di Salvatore Ladaga, coordinatore del partito a Velletri. “La prima vittima di tutto questo è Willy che non c’è più e la sua famiglia. Poi ci siamo noi che non c’entriamo nulla e stiamo subendo minacce di morte pesantissime”.
A cura di Natascia Grbic
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"Aspetto un bambino, sto diventando madre e il mio pensiero va alla famiglia del ragazzo che non c'è più. La giustizia farà il suo corso, la verità verrà fuori ma c'è un accanimento fortissimo verso le famiglie dei protagonisti di questa storia. La prima vittima di tutto questo è Willy che non c'è più e la sua famiglia. Poi ci siamo noi che non c'entriamo nulla e stiamo subendo minacce di morte pesantissime". Così Silvia Ladaga, compagna di Gabriele Bianchi ed ex candidata alle regionali con Forza Italia, all'Adnkronos. La ragazza, 28 anni, è incinta al quinto mese e mezzo. Lavora in Regione come segretaria al gruppo di Forza Italia. Il padre, Salvatore Ladaga, è coordinatore di Forza Italia a Velletri. La sua è una famiglia molto in vista in provincia, da sempre conosciuta perché si occupa di politica. Dopo l'omicidio di Willy, anche loro stanno ricevendo minacce di morte.

"Silvia sta male – ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano Salvatore Ladaga – Fino a ieri era convinta di avere al suo fianco l’uomo della sua vita. Da una parte dico che le valutazioni andranno fatte a fatti accertati, è la mia cultura politica garantista a guidarmi. Dall'altra, il padre di mio nipote non doveva proprio starci a quell'ora di notte, con a casa una donna incinta al quinto mese e mezzo". E sugli insulti ricevuti aggiunge: "Prenderemo in faccia la merda che ci arriverà, ora le cose importanti sono altre: la salute di mia figlia e di mio nipote. Posso solo esprimere la mia vicinanza e il mio rammarico alla famiglia di Willy".

Le indagini dei carabinieri per stabilire esattamente la dinamica dei fatti sono ancora in corso. Secondo quanto raccontato dagli amici della vittima, la discussione sarebbe nata inizialmente tra Francesco Belleggia, Mario Pincarelli e un gruppo di ragazzi, tra cui un conoscente di Willy. Futile il motivo della lite: dei like su Facebook a una ragazza. A quel punto Belleggia e Pincarelli avrebbero picchiato alcuni giovani, poi sarebbero scappati per chiamare Marco e Gabriele Bianchi. "Sono scesi dal Suv e hanno iniziato a menare tutti", hanno raccontato gli amici di Willy. Il 21enne sarebbe intervenuto per aiutare un amico in difficoltà, finendo per essere sbattuto a terra e pestato fino alla morte.

"Si è messo tra me e loro. Mi stavano picchiando quando ho visto Willy. Ha cercato di mettere pace. Ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro – racconta Federico a Il Corriere della Sera – Uno di loro lo ha colpito con un calcio micidiale alla pancia. Willy è rimbalzato a terra, facendosi forza sulle braccia ha provato a rialzarsi, ma quello gli ha subito sferrato un pugno sulla testa, atterrandolo. La discussione tra me e loro è cominciata nella pizzeria ‘Duedipicche', poi è proseguita sulle scale davanti al locale e infine nel giardino di fronte. Quando eravamo lì è passato Willy con altri suoi tre amici di Paliano". Interrogati oggi dal gip, Marco e Gabriele Bianchi hanno respinto le accuse dell'omicidio, dicendo che non hanno picchiato Willy. "La rissa è partita da Belleggia e Pincarelli", ha detto a Fanpage.it Alessandro Bianchi, il fratello dei due lottatori di MMA. Domani l'autopsia sul corpo di Willy, che stabilirà con esattezza le cause della morte.

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