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Occupava case popolari per poi venderle a chi cercava alloggio: arrestato uomo del clan Costagliola

All’uomo era già stato notificato lo scorso anno un provvedimento di presentazione alla polizia giudiziaria e il divieto di dimora nel X Municipio. Adesso è stato arrestato e portato in carcere. L’uomo è accusato di aver fatto parte di un gruppo criminale che gestiva il racket delle case popolari nel quartiere di Dragoncello a Roma.
A cura di Natascia Grbic
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Un uomo è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia con l'accusa di ricettazione di immobili occupati abusivamente. Le indagini, cominciate nel 2019 e durate circa un anno, hanno permesso agli investigatori di scoprire un gruppo criminale che gestiva il racket delle occupazioni abusive delle case popolari nel quartiere Dragoncello, a Roma. Il racket era in mano a un clan di origini campane, i Costagliola, ma residenti a Roma da diversi anni. Il loro modus operandi era molto semplice: occupavano gli appartamenti delle case popolari e poi li rivendevano a persone che cercavano un alloggio. Ovviamente non potevano farlo dato che, essendo alloggi popolari, non avrebbero dovuti essere venduti ma destinati alle famiglie in emergenza abitativa.

Già nell'ottobre 2020 i carabinieri avevano sequestrato tredici abitazioni occupate. Per le due persone accusate di gestire il racket, erano state disposte all'epoca due misure: una di divieto di dimora nel X Municipio, e l'altro l'obbligo di presentazione della polizia giudiziaria. Nel frattempo la Procura ha chiesto alla Sezione Speciale del Riesame di riconoscere il reato di ricettazione degli immobili, ossia la mediazione per la vendita di un bene ottenuto illegalmente (in questa vicenda, abitazioni). L'uomo è stato ora arrestato perché ritenuto responsabile di aver fatto da mediatore in due episodi, mentre per la donna la Corte di Cassazione ha giudicato il ricorso inammissibile. L'uomo è stato arrestato e portato in carcere, mentre le altre persone coinvolte nella vicenda devono rispondere dei reati di sostituzione di persona, furto aggravato e in un caso truffa.

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