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Nonna rapisce i nipotini orfani e li porta in Polonia: i giudici li fanno tornare in Italia

Si è conclusa con il lieto fine la storia di due bambini di nove e dodici anni orfani di entrambi i genitori rapiti da anni dalla nonna materna dai Castelli Romani e trasferiti in Polonia. I giudici del Tribunale di Velletri hanno stabilito che entrambi sarebbero dovuti rientrare in Italia, ora la tutrice è un avvocato.
A cura di Alessia Rabbai
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Due bambini di nove e dodici anni rapiti dalla nonna che li hanno portati in Polonia, sono stati fatti tornare in Italia. Questa è la decisione dei giudici del Tribunale di Velletri, che dopo anni hanno stabilito come i due minori sarebbero dovuti rientrare nel Paese. La storia raccontata da La Repubblica è quella di fratello e sorella rimasti orfani di entrambi i genitori, madre polacca e padre italiano, così la nonna li ha presi con sé e portati via dai Castelli Romani, dove vivevano, per trasferirli in Polonia. La tutela dei due piccoli era stata inizialmente assegnata alla nonna materna. Ma la donna è stata poi denunciata per presunti maltrattamenti avvenuti proprio sui due bambini, così i giudici glieli hanno tolti, nominando come nuovo tutore l'avvocato Emma Di Gironimo. La nonna non ha però accettato la decisione dei magistrati e volendo tenerli con sé, ha preso i piccoli portandoli via dall'Italia. Dopo il verdetto il consolato di Varsavia e l'avvocato che si sono recati nel posto dove i piccoli vivevano insieme alla nonna, li hanno trovati da soli. In breve tempo i bambini sono stati portati a Varsavia, poi messi su un volo per Roma. Una storia che si è conclusa con il lieto fine.

Il caso ricorda il rapimento del piccolo Eitan

Il caso dei due bambini orfani portati via dall'Italia dalla nonna ricorda il rapimento del piccolo Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, rapito dal nonno materno che lo ha portato via da Pavia e trasferito in Israele con un volo privato e per il cui sequestro è indagato anche l'autista che li ha accompagnati in Svizzera. Nel caso di rapimento di minori solitamente si fa appello alla Convenzione dell'Aja, la zia di Eitan è volata in Israele per raggiungere il bambino e in vista del processo al Tribunale di tel Aviv, la cui udienza ieri è stata anticipata al prossimo mercoledì 23 settembre.

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