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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Rapimento Eitan: anticipata al 23 settembre l’udienza sull’affido

L’udienza per l’affido di Eitan che stabilirà se il bambino, unico sopravvissuto della strage del Mottarone, potrà tornare in Italia, è stata anticipata al 23 settembre dal tribunale di Tel Aviv. La zia paterna è in Israele in isolamento, spunta un terzo indagato: sarebbe l’autista che ha accompagnato nonno e nipote in Svizzera.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Tribunale di Tel Aviv ha anticipato l'udienza per l'affido di Eitan a giovedì 23 settembre. L'appuntamento davanti ai giudici era fissato in calendario per il mercoledì successivo 29 settembre. Il bambino, unico sopravvissuto della strage del Mottarone, a seguito del crollo della funivia dove sono morti, tra le altre vittime, anche i suoi genitori, è stato rapito dal nonno materno lo scorso 11 settembre, che lo ha preso e portato via da Pavia con un aereo privato decollato dalla Svizzera e diretto in Israele. Il processo servirà a stabilire se Eitan dovrà tornare o no in Italia. Sul rapimento del piccolo oltre ai coniugi genitori della madre, sarebbe coinvolta una terza persona, che risulta indagata per sequestro aggravato: è l'autista cinquantaseienne israeliano che ha accompagnato nonno e nipote Oltralpe. Il tribunale di Tel Aviv dovrà stabilire se attivare la Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori e ordinare che il bambino rientri in Italia insieme a sua zia.

La zia paterna di Eitan è in Israele

Aya Biran-Nirko, la zia paterna di Eitan tutrice legale di Eitan dopo la morte dei genitori, è arrivata in Israele, un viaggio che ha come scopo quello di riportare il bambino al più presto in Italia. Rivedrà il piccolo dopo giorni, da quel pomeriggio in cui il avrebbe dovuto trascorrere qualche ora in compagnia del nonno materno, che invece se lo è portato via. Il piccolo non è più tornato a casa e la zia ha potuto vederlo solo tramite videochiamate. Ora Eitan vive con il nonno a Petah Tivka e sta bene, ma il sospetto è che possano fargli "il lavaggio del cervello". La zia, atterrata in Israele insieme ad autorità diplomatiche, a breve rivedrà personalmente il piccolo ed è in attesa che venga celebrato il processo. Eitan aveva iniziato a frequentare la prima elementare una settimana prima del rapimento, la zia paterna spera che possa riprendere presto i suoi studi, così come i trattamenti di supporto mentale in corso in Italia dopo la perdita di entrambi i genitori.

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