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Nel Lazio meno femminicidi nel 2025 ma Roma resta una città fortemente a rischio

I dati del XII Rapporto Eures sul femminicidio in Italia a cura dell’Istituto Eures Ricerche Economiche e Sociali con focus su Roma e Lazio.
A cura di Alessia Rabbai
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Il corteo di Non Una di meno (La Presse)
Il corteo di Non Una di meno (La Presse)

Sette femminicidi nel Lazio è il bilancio dei primi dieci mesi del 2025, una cifra pari all’8,2% del totale nazionale. È quanto emerge dal XII Rapporto Eures sul femminicidio in Italia a cura dell'Istituto Eures Ricerche Economiche e Sociali. Domani 25 novembre 2025 è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Tra l'1 gennaio e il 20 ottobre 2025 in Italia sono state 85 le donne vittime di omicidio volontario. L'incidenza sul numero totale degli omicidi consumati è la più alta mai registrata nonostante la leggera flessione del fenomeno (102 le vittime nei primi dieci mesi del 2024). Più di una vittima di omicidio su tre è di genere femminile. Il rapporto oltre a un discorso più prettamente territoriale relativo alle aree e regioni italiane illustra gli ambiti prevalenti e i femminicidi di coppia; le caratteristiche anagrafiche delle vittime, l'arma del delitto e delinea un quadro delle caratteristiche e del profilo dell'autore dei delitti.

Roma tra i poli di rischio più rilevanti

Il report fotografa un quadro del periodo compreso tra il 2019 e il 2015. Il dato che riguarda la nostra regione evidenzia una flessione significativa rispetto al 2024, quando le vittime erano state 13. Nel Centro Italia si contano 19 vittime, pari al 22,4% e rappresenta tra le tre aree quella di più bassa incidenza rispetto al Nord e al Sud. Roma e il Lazio seppur registrino un calo restano aree sensibili e sulle quali prestare la massima attenzione in tema di violenza di genere. A livello provinciale infatti Roma conta sei donne uccise, in netto calo rispetto alle 11 dell’anno precedente (-45,5%). Nonostante la diminuzione, la Capitale resta tra i poli di rischio più rilevanti, confermandosi accanto alle aree urbane con maggiore densità demografica.

Lombardia e Campania le regioni con più alto numero di femminicidi

Il confronto con le regioni più colpite evidenzia la distanza tra il Lazio e le prime due regioni italiane in classifica per femminicidi: Lombardia e Campania si confermano le regioni più critiche per numero di vittime. La Lombardia concentra da sola 23 casi nei primi dieci mesi del 2025, pari al 27,1% del totale nazionale, con un incremento del 64% rispetto al 2024. Milano, in particolare, registra un balzo da 3 a 12 vittime (+300%). Segue la Campania con dieci femminicidi, dati raddoppiati rispetto all'anno precedente (5 casi). A Napoli si registra una recrudescenza del fenomeno, con sette donne uccise nel 2025 contro una nel 2024.

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