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Covid 19

Nel Lazio i contagi aumentano più che nel resto d’Italia: +54% dei casi in una settimana

Nel Lazio aumentano i casi di coronavirus. L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato però rassicura: non bisogna allarmarsi e non c’è pressione sugli ospedali.
A cura di Natascia Grbic
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Aumentano i casi di coronavirus nel Lazio. Se nelle scorse settimane si era quasi tirato un sospiro di sollievo, adesso la curva si sta alzando nuovamente. Solo ieri, infatti, si sono registrati nella regione 6.268 contagi. I ricoveri sono in diminuzione, e l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato ha confermato che non c'è pressione ospedaliera. Ma bisogna fare i conti col fatto che in tutta Italia i casi stanno crescendo, e anche nel Lazio. Anzi, nella regione i contagi aumentano più che nelle altre. Il tasso medio di crescita nazionale in Italia è del 33%, mentre nel Lazio, come riporta la Repubblica, è schizzato al 54%. "Non bisogna allarmarsi, ma non va mollata la presa", le parole di D'Amato. L'assessore ha confermato che sono frequenti le reinfezioni, e per questo è fondamentale fare il booster entro i 120 giorni dalla dose precedente.

Nel Lazio l'80% della popolazione ha ricevuto il booster

Nel Lazio è stata superata la quota di 13 milioni e 300mila vaccini complessivi, e sono state somministrate in tutto 3,8 milioni di dose booster. Questo vuol dire che oltre l'80% della popolazione adulta nel Lazio è coperta con il booster. Nella fascia pediatrica, invece, sono oltre 145mila i bambini che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-covid. Per facilitare la campagna vaccinale, inoltre, negli orari di apertura l'accesso agli hub vaccinali è adesso libero, senza bisogno di prenotazione.

Vaccinate le persone che arrivano dall'Ucraina

La Regione Lazio si sta impegnando anche su un altro fronte: quello della vaccinazione delle persone che stanno arrivando in questi giorni dall'Ucraina. "Tutti hanno effettuato un colloquio di orientamento sanitario, il tampone e chi non lo avesse già eseguito, anche il vaccino", ha riferito D'Amato. In Ucraina la percentuale di popolazione vaccinata è molto bassa, raggiunge a malapena il 35%. Per questo si sta cercando di incentivare le persone che arrivano a fare la prima dose e completare il ciclo vaccinale. In modo da non permettere al coronavirus di girare ulteriormente tra i cittadini.

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