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Covid 19

Nel Lazio colorante nel vaccino contro il Covid per combattere il mercato nero

L’Istituto Superiore di Sanità ha accolto la proposta avanzata dalla Regione Lazio sull’inserire del colorante all’interno della parte residuale di vaccino Pfizer-Biontech nella fiala, per inattivarlo e renderlo inutilizzabile, prima di smaltirlo come rifiuto ospedaliero. Una semplice procedura per evitarne il contrabbando e il mercato nero.
A cura di Alessia Rabbai
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Una goccia di colorante blu o rosso nel vaccino contro il Covid per evitarne il contrabbando e combattere il mercato nero. È la proposta della Regione Lazio avanzata e accolta all'Istituto Superiore di Sanità, per risolvere la questione degli scarti presenti nelle provette delle dosi Pfizer-Bionthec, che potrebbero essere prelevate, unite tra loro e vendute  illegalmente. Un escamotage quello di inserire il colorante, che rende le poche gocce rimaste inattivate e dunque inutilizzabili e che dissuade di chi pensava di sottrarle e rivenderle, oppure di somministrarle anticipatamente ai propri parenti, rispetto al resto della popolazione. Il vaccino che si conserva a 80 gradi sotto zero rimarrebbe infatti ancora buono per alcune ore fuori dai frigoriferi. L'idea è nata dalla polemica scaturita a livello nazionale sull'avanzo delle fiale che, diluite, contengono sei dosi. Una volta estratte è stata però notata una parte residuale all'interno delle boccette. Rispetto ad esse non c'erano indicazioni specifiche relativamente allo smaltimento. La Regione Lazio a tal proposito ha temporeggiato, conservandole da parte, nell'attesa di capire come dovessero essere trattate per non imbattersi in errori.

"Colorante inibisce l'effetto del vaccino"

La questione dell'avanzo del vaccino e del suo relativo smaltimento è data dal fatto che, ponendo insieme le parti, si sarebbero potute ricavare altre dosi, da far gola a chi avrebbe voluto lucrarci sopra e alla criminalità organizzata. Per far fronte a tale aspetto, c'è stato un coordinamento con l'Iss e i farmacisti, così la Regione ha proposto il colorante da inserire nelle fiale semivuote. "Inibisce l'effetto del vaccino, la boccetta può essere dunque così smaltita con i rifiuti ospedalieri come le siringhe e il resto" spiegano dalla Regione a Fanpage.it. Una misura quella che prevede lo smaltimento della parte residuale dei vaccini in sicurezza, che andrebbe anche a supporto al lavoro dei Nas, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità, quotidianamente impegnati nelle strutture sanitarie, nel monitoraggio della corretta gestione del vaccino in ospedali, farmaci ed Rsa.

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