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Negano il parto cesareo ad una mamma, il neonato muore: ginecologa e ostetrica del Casilino a processo

Avrebbero optato per un parto con ventosa anziché per un cesareo, scelta che ha portato alla morte di un neonato. Un’ostetrica e una ginecologa dell’ospedale Casilino di Roma sono finite a processo per omicidio colposo.
A cura di Alessia Rabbai
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Un neonato è morto dopo il parto all'ospedale Casilino di Roma. Per i drammatici fatti due professioniste sanitarie, una ginecologa e un'ostetrica, sono finite a processo e dovranno rispondere del reato di omicidio colposo in ambito sanitario. Per la Procura della Repubblica di Roma se le due dottoresse avessero optato per un parto cesareo anziché con ventosa, il neonato si sarebbe salvato. Una ricostruzione quella fatta dal pubblico ministero che è stata accolta dall'giudice dell'udienza preliminare, il quale ha rinviato a giudizio le due sanitarie.

Per la Procura con il parto cesareo il neonato si sarebbe salvato

Come riporta Il Corriere della Sera i fatti risalgono all'8 marzo del 2022. La donna in procinto di dare alla luce il proprio bambino era una trentaseienne, che aveva programmato il parto all'ospedale Casilino. La sera prima è arrivata in ospedale, le hanno indotto le doglie, ma qualcosa non è andato e sono sorte delle complicazioni. A questo punto, dato il poco tempo a disposizione per fare l'anestesia a dire delle imputate, per la donna è stato scelto il parto con ventosa mentre è stato scartato il cesareo. Una scelta che si è rivelata fatale per il bambino, morto a poche ore dalla nascita. Per la Procura se l'ostetrica e la ginecologa avessero fatto il cesareo il bambino si sarebbe salvato.

Scartata l'ipotesi della morte bianca

Il pm è anche convinto del fatto che l'équipe medica avrebbe dovuto valutare il parto cesareo già in precedenza, ma non sono stati condotti gli esami necessari per accertare la posizione del bambino, la quale richiedeva l'intervento in sala operatoria. Il piccolo è morto a distanza di poco tempo dal parto, la mattina dell'8 marzo. La Procura con il consulente di parte, ha inoltre scartato l'ipotesi della morte bianca. Il processo comincerà il 12 marzo del 2026, la ginecologa e l'ostretrica siederanno tra i banchi degli imputati per rispondere alle accuse a loro carico.

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