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Muore a 17 anni sepolto in spiaggia, l’esperto: “Cosa fare per evitare incidenti gravi al mare”

Fanpage.it dopo la morte del 17enne sepolto dalla sabbia a Montalto di Castro ha intervistato Giuseppe Andreana, coordinatore della Sezione Salvamento del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Nuoto. Ci spiega quali sono i rischi al mare e quali i comportamenti da avere per evitare incidenti.
A cura di Alessia Rabbai
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La Presse
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Un ragazzo di diciassette anni è morto in spiaggia a Montalto di Castro, sepolto dalla sabbia, mentre scavava una buca domenica scorsa 13 luglio. Fanpage.it ha intervistato Giuseppe Andreana, coordinatore della Sezione Salvamento del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Nuoto. L'esperto ci spiega quali sono i rischi che si possono correre al mare e quali i comportamenti da avere per evitare conseguenze gravi. "Fondamentale è alimentare la cultura della prevenzione e della previsione degli incidenti in tutti gli ambiti della società e allo stesso stempo bisogna educare la popolazione ai buoni comportamenti".

Quali sono i pericoli in cui si può incorrere al mare?

Partiamo dal presupposto che non esistono luoghi pericolosi, ma è l'essere umano che li rende tali con i propri comportamenti. L'incidente più grave e tipico del mare è sicuramente l'annegamento. Le cause per le quali si verifica sono diverse: si può venire trascinati al largo dalla corrente di risacca e dal mare mosso, finire in una buca in acqua o contro le barriere arificiali semisommerse, installate per proteggere la spiaggia da fenomeni di erosione. Il saper nuotare non sempre mette al riparo dalle insidie.

Quali sono i comportamenti più pericolosi negli adolescenti?

Ai ragazzi ad esempio tendenzialmente piacciono molto i tuffi. Nel caso dei tuffi da scogliera o con entrata in acqua con riconcorsa sul fondale sabbioso serve fare particolare attenzione per evitare incidenti gravi, che possono portare alla lesione permanente della colonna vertebrale. Prima di fare tuffarsi dall'alto bisogna controllare sempre il fondale, per rendersi conto se c'è una profondità tale da consentire l'entrata in acqua in sicurezza nel punto e nel momento in cui ci si tuffa. Il fenomeno dell'alta e della bassa marea può incidere sulle condizioni di sicurezza. Per le rincorse con tuffi perlustrare lo stato del fondale, per evitare di inciampare e cadere impropriamente o di finire il tuffo contro le secche, con conseguenze drammatiche al tratto cervicale della colonna vertebrale.

A cosa bisogna prestare attenzione se si hanno dei bambini?

Per i bambini e gli anziani anche piccoli dislivelli nel tratto di spiaggia a ridosso del "bagnasciuga" possono creare difficoltà, perché potrebbero cadere in acqua a faccia avanti senza riuscire a rialsarzi e rischiando l'annegamento. Rispetto ai bambini l'aspetto principale da tener presente è la sorveglianza in spiaggia: gli adulti che sono con loro non devono mai perderli di vista.

Quali sono in generale i comportamenti da tenere al mare per evitare incidenti?

Il consiglio è di andare al mare sì rilassati, avendo però delle piccole precauzioni. Fare sempre riferimento agli assistenti bagnanti in servizio su un determinato tratto di spiaggia. In generale fare sempre attenzione alle attività che si fanno, considerando a quali conseguenze possono portare e mettere dunque in atto dei comportamenti di prevenzione per evitare di esporre noi e gli altri a rischi. Una buona abitudine è avere un "compagno di spiaggia" ossia una persona con la quale nelle varie attività ci si "sorvegli" a vicenda e costantemente. In fondo sono semplici e facili accorgimenti che rendono il tempo di permanenza al mare un momento di relax in piena sicurezza.

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