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Monte San Giovanni Campano: muore a 64 anni schiacciato da una quercia che stava tagliando

Non ce l’ha fatta Arcangelo Chiarlitti, il 64enne schiacciato da una quercia che stava tagliando nel suo terreno a San Giovanni Campano in provincia di Frosinone e trasportato in eliambulanza a Roma. I medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale. Insieme alla moglie Immacolata gestiva una panineria.
A cura di Alessia Rabbai
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Arcangelo Chiarlitti (Foto Facebook)
Arcangelo Chiarlitti (Foto Facebook)

Un uomo è morto schiacciato da una quercia che stava tagliando in un terreno nel Comune di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone. Da quanto si apprende la vittima è Arcangelo Chiarlitti, un sessantaquattrenne del posto, deceduto dopo il trasporto al Policlinico Umberto I di Roma. La tragedia che ha scosso la comunità risale alla mattinata di oggi, martedì 20 aprile. L'uomo al momento in cui è accaduto il dramma stava tagliando la quercia, che è precipitata al suolo e il tronco lo ha schiacciato sotto il suo peso. Scattata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta di intervento urgente, per liberarlo dalla pianta è stato necessario il lavoro dei vigili del fuoco, che lo hanno estratto e consegnato nelle mani del personale sanitario giunto sul posto in eliambulanza, poi il trasporto in volo in ospedale a Roma.

Medici dichiarano la morte cerebrale

Il sessantaquattrenne è arrivato in ospedale in condizioni disperate. I medici che lo hanno preso in cura, lo hanno sottoposto agli interventi necessari al caso e ricoverato con prognosi riservata. Dato il suo stato di salute particolarmente critico e la gravità delle ferite e traumi riportati dal peso della pianta, i medici non si sono pronunciati sull'esito del ricovero, ma i famigliari fino all'ultimo hanno sperato che potesse farcela. Speranza che è stata spezzata nelle ore seguenti, quando ne è stata dichiarata la morte cerebrale. La notizia della sua scomparsa si è diffusa in breve tempo, la comunità di Monte San Giovanni Campano si è stretta intorno al dolore della famiglia, in attesa dei funerali. Arcangelo era molto concosciuto in città, dove insieme a sua moglie Immacolata avevano gestivano una paninoteca. Presenti per i rilievi scientifici e gli accertamenti necessari al caso i carabinieri, che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto e indagano sul caso.

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