Monossido di carbonio in convento: 5 persone intossicate, una in codice rosso

L'allarme è stato lanciato nel cuore della notte dal Convento di San Francesco, al civico in via Nicolò V, in uno dei palazzi che si affaccia anche su viale Vaticano, che costeggia le mure della Città Pontificia. Al suo interno, vivono religiosi, ma lo stabile accoglie pellegrini e turisti tutto l'anno.
È qui che è stata rivelata la fuoriuscita di una sostanza tossica ed è stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco da parte di alcune persone che sostavano a pochi passi dall'edificio coinvolto. Così, alle 4.30 della mattina di oggi, sabato 11 febbraio, sono arrivati sul posto la squadra 9A e il CRRC, cioè Carro Rivelamento Radioattivo Chimico, utilizzato proprio per il primo intervento in caso di pericolo derivante da sostanze nocive.
La sostanza tossica fuoriuscita in questo caso è il monossido di carbonio. Ad rimanere coinvolte sono state cinque persone che si trovavano all'interno del convento.
Gli intossicati e l'arrivo dei soccorsi
Sul posto, oltre ai pompieri allertati dalla Sala Operativa, anche il funzionario dei vigili del fuoco in servizio e il personale di Italgas. In breve tempo sono arrivati anche gli operatori sanitari del 118 che hanno soccorso e preso in cura le persone coinvolte. Si tratta di cinque persone rimaste intossicate dal monossido di carbonio: una di loro è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Umberto I dove medici e infermieri hanno valutato le sue condizioni di salute con un codice rosso.
Sul posto continuano i controlli da parte delle autorità e da poco è arrivato anche il pm. Dalle prime verifiche è emerso che la fuoriuscita potrebbe essere partita dal malfunzionamento di una caldaia a condensazione che è stata posta sotto sequestro per garantire ulteriori approfondimenti.