Maxi sequestro a David Cittadini, il narcotrafficante arrestato dopo 16 anni di latitanza

Sono stati sequestrati bene per un milione di euro, fra appartamenti, conti correnti e orologi di lusso a David Cittadini, 50enne ritenuto socialmente pericoloso e condannato per reiterati fatti di narcotraffico. Il sequestro è scattato in seguito al termine delle indagini patrimoniali e bancarie effettuate dal Nucleo Investigativo di via In Selci, coordinato con la Procura della Repubblica capitolina e la Direzione Distrettuale Antimafia, grazie al quale i militari sono riusciti a ricostruire e individuare i beni illeciti posseduti dal 50enne.
Fra questi, sono stati posti sotto sequestro un appartamento dal valore di 500mila euro, un conto corrente bancario di 400mila e una cassetta di sicurezza al cui interno sono stati rinvenuti 4 orologi di lusso, del brand Rolex per un totale di circa 1 milione di euro.
L'arresto dopo 16 anni di latitanza
Cittadini era stato arrestato lo scorso 26 maggio, dopo 16 anni di latitanza. Nel 2006, infatti, era riuscito a scappare durante un blitz antidroga nel corso della cosiddetta Operazione Ibisco, iniziata a seguito del ritrovamento di 6 tonnellate di hashish a Fiumicino nel 1999 e oltre due tonnellate di cocaina in una motonave nel 2003 dalla dogana spagnola al largo delle Isole Canarie. Cittadini, che era fuggito in Spagna, secondo le indagini era uno dei promotori dell'organizzazione criminale ed aveva il compito di procurare la droga da importare in Italia tramite il rifornimento nel Paese iberico e in quelli produttori, cioè Marocco e Sud America.
Nonostante si trovasse da anni in Spagna, il narcotrafficante ha mantenuto nel tempo legami solidi con la propria famiglia, in particolare la madre e la figlia: è proprio al compleanno di quest'ultima che Cittadini è tornato in Italia ed è stato arrestato dai carabinieri, da giorni appostati davanti alla casa.