Narcotrafficante ricercato da 15 anni torna a Roma per il compleanno della figlia: arrestato
Da quindici anni era latitante: ricercato dal 2006, ossia da quando era riuscito a sfuggire a un blitz antidroga, David Cittadini è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Roma. Ritenuto a capo di un'associazione internazionale finalizzata al narcotraffico, era stato condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione. Prima della cattura, ormai quindici anni fa, si era rifugiato in Spagna, dove viveva. L'altro giorno però ha deciso di tornare a Roma per festeggiare il 23esimo compleanno della figlia. Ed è allora che i militari, che immaginavano potesse tornare in quell'occasione, lo hanno arrestato.
L'operazione Ibisco del 2006
L'uomo avrebbe dovuto essere arrestato nel 2006 insieme ad altre 26 persone, nell'ambito dell'operazione Ibisco coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma. Le indagini erano partite in seguito a un enorme sequestro di droga: 16 tonnellate di hashish a Fiumicino nel 1999, e oltre due tonnellate di cocaina trovate a bordo di una motonave nel 2003 dalla dogana spagnola al largo delle Isole Canarie. Dalle indagini è emerso che Cittadini era uno dei promotori dell'organizzazione criminale: era lui che si occupava di procurare la droga da importare in Italia sfruttando i suoi contatti con i canali di rifornimento attivi in Spagna e nei paesi produttori, Marocco e Sud America.
Cittadini era scappato in Spagna
David Cittadini viveva da tempo in Spagna, ma aveva mantenuto i contatti con la madre e con la figlia, alle quali è molto legato. Sapendo questo, i carabinieri hanno immaginato che l'uomo potesse venire per il suo compleanno e da giorni si erano quindi appostati davanti la casa della madre, aspettando il suo arrivo. Quando hanno visto entrare nel portone un uomo con le sue fattezze, si sono finti fattorini e hanno fatto irruzione nell'appartamento. David Cittadini ha provato a scappare nascondendosi in camera da letto, ma è stato bloccato e arrestato. Era arrivato a Roma quella mattina alle 7 con un documento falso valido per l'espatrio. Adesso si trova a Rebibbia per scontare la pena.
