Matteo Valentini, aggredito a Colli Aniene, è tornato a casa: “La strada è lunga, ma lui è forte”
Lo ha annunciato un'amica di famiglia con un post pubblicato nel gruppo "Colli Aniene Quartiere". "Questo sarà l'ultimo post tema Matteo", ha precisato nelle prime righe, prima di dare la notizia. "Matteo è a casa da qualche giorno, ma la famiglia ha voluto vivere in tranquillità e pace il ritorno del ragazzo, senza avere troppi riflettori addosso, in modo che si potesse riprendere piano piano la normalità. La strada da fare è ancora lunga, ma Matteo ha una fibra forte e una tenacia da fare invidia", ha spiegato.
Il ritorno alla normalità
La donna, nel post pubblicato su Facebook, ha aggiunto: "È supportato dalla mamma, dal fratello e da tutti quegli amici che sono stati additati come omertosi e paurosi, ma che invece non lo hanno mollato un secondo, mai, neanche quando lui era in terapia intensiva e loro erano sotto le mura dell'ospedale, senza poterlo vedere o sentire, ma erano lì – ha specificato – Grazie a loro sta tornando alla normalità e lo sta facendo nel modo più silenzioso possibile, perché di clamore ce ne è stato già tanto."
Infine ha ricordato che sulla fatidica sera del suo incidente ci sono ancora delle indagini in corso: "Chiediamo, io a nome della famiglia, pertanto di smetterla con ipotesi, illazioni, accuse più o meno velate. Ci sono gli inquirenti che fanno il loro lavoro. Se volete continuare a volere bene a Matteo come in questo mese e mezzo, abbracciatelo, salutatelo, mandategli messaggi di affetto, ma limitatevi a questo."
L'aggressione
Il ragazzo aggredito, Matteo Valentini, è stato trovato in fin di vita a causa di una profonda ferita alla testa lo scorso 8 aprile, nella zona di Colli Aniene a Roma, in viale Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Matteo aveva appena trascorso una serata insieme ai suoi amici, quando verso l'1, si è allontanato dal gruppo per tornare a casa e, in quel momento, è stato aggredito. Non si sa ancora chi abbia compiuto l'aggressione né per quale motivo: per questa ragione stanno continuando le indagini. Soltanto un mese dopo il ragazzo si è svegliato dal coma, dopo settimane di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell'Umberto I.