Mascherine obbligatorie all’aperto nel Lazio, via a controlli straordinari nelle zone della movida
Con una circolare indirizzata ai prefetti il capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Bruno Frattasi, ha raccomandato di garantire "il rigoroso rispetto delle prescrizioni nelle ordinanze regionali". E quindi, nel Lazio, anche l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Il prefetto di Roma ha già attivato una task force per controllare già a partire da oggi, sabato 3 ottobre, i luoghi turistici e in serata anche le zone frequentate dai ragazzi. Nella circolare Frattasi ha ricordato di sorvegliare sul "divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico", sull'"obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nonché l'obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza" (ovviamente nel Lazio si tratta di vigilare anche sull'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto). Secondo Frattasi per il rispetto delle regole, comunque, è "indispensabile sollecitare, in primo luogo, il senso civico delle popolazioni interessate, richiamandole a comportamenti responsabili".
Il capo di gabinetto del Viminale ha ricordato che il lavoro delle forze dell'ordine è stato "intenso e significativo" e misurabile "in termini di persone controllate, sanzionate/denunciate, nonché di esercizi commerciali controllati, sanzionati/denunciati ovvero destinatari di provvedimenti di chiusura". Il contenimento della pandemia da coronavirus "continua a richiedere un notevole impegno operativo, soprattutto nei contesti territoriali più interessati dalla diffusione del contagio". I Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, potranno mettere in atto "ulteriori e mirate attività di controllo, sulla base delle concrete situazioni riscontrate in ambito territoriale, da definire con il contributo dei rappresentanti delle Amministrazioni locali interessate". A Roma è stato già messo a punto un piano di controlli soprattutto di sera e nei luoghi frequentati dai ragazzi.