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Morte di Margaret Spada

Margaret Spada morta dopo un intervento al naso, i periti: “Poteva essere salvata, ritardo nei soccorsi”

Margaret Spada poteva essere salvata. A dirlo i periti dopo gli ultimi esami: “Nessuna allergia, ma i soccorsi sono arrivati in ritardo”.
A cura di Beatrice Tominic
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Agata Margaret Spada, morta dopo essere stata sottoposta ad una rinoplastica a Roma.
Agata Margaret Spada, morta dopo essere stata sottoposta ad una rinoplastica a Roma.
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"Nessuna allergia, Margaret Spada poteva essere salvata. Ma i soccorsi sono arrivati in ritardo". Questo è quanto emerge dalla perizia depositata in Procura dai medici legali nominati dai pm per effettuare ulteriori analisi sul corpo della ventiduenne arrivata da Lentini, in Sicilia, morta a Roma durante un intervento al naso.

La ragazza, secondo i periti, in quel tragico 4 novembre sarebbe stata vittima di un doppio ritardo: prima da parte dei chirurghi, Marco e Marco Antonio nella gestione generale dell'emergenza, poi nella chiamata al 118, arrivata in seguito ad ulteriori complicazioni.

"Margaret Spada non aveva allergie all'anestetico": la ricostruzione dei periti

Secondo quanto emerge dalla perizia svolta dai professori Filippo Milano e Gianluca Marella, il taglio del bisturi sul naso conferma che l'operazione era già iniziata. E ulteriori esami hanno accertato che non soffriva di allergie all'anestetico. Ad essere fatali sarebbero stati, invece, il ritardo nella gestione dell'emergenza, l'attesa dei soccorsi e anche la mancanza di defibrillatore, di cui sembra che lo studio fosse sprovvisto.

Lo studio estetico: cosa non torna nell'ambulatorio di Fonte Ostiense

I fatti come anticipato sono avvenuti nel novembre del 2024 a Roma. Margaret Spada aveva trovato lo studio dei Procopio sui social network: su TikTok vantavano 21mila followers. Si trattava di un'operazione di rinoplastica al naso, la ragazza per sottoporsi all'intervento era arrivata a Roma dalla Sicilia, insieme al suo ragazzo che stava con lei nell'ambulatorio quando si è sentita male. Una volta entrato nella sala in cui si trovava la giovane, è stato lui a provare a rianimarla. Al vaglio i video che ha girato mentre i medici gli chiedevano di aspettare fuori.

Prima dell'operazione aveva mangiato un panino, sebbene sia sconsigliato mangiare prima di un'operazione di questo tipo. A dirle che poteva farlo, invece, la segretaria dello studio in chat Whatsapp. Una volta effettuata l'anestesia, Margaret Spada ha iniziato a stare male.

L'anestetico e l'ipotesi dell'allergia nella morte di Margaret Spada

Fra le prime ipotesi durante gli accertamenti è che a far stare male la ventiduenne potesse essere stata un'allergia a un anestestico o un eccesso nella dose. Raggiunta da Fanpage.it, una ragazza che si è sottoposta alla stessa operazione dagli stessi medici aveva raccontato di aver avuto dei fastidi dopo la stessa iniezione. "Ho iniziato a sentire dei tremori alle mani e alle labbra. Ho avuto paura – ha raccontato – Non ho prove a riguardo, ma adesso penso he al posto suo potevo esserci io".

A sinistra Margaret Spada, morta dopo l’iniezione per l’operazione. A destra Nadia dopo l’operazione.
A sinistra Margaret Spada, morta dopo l’iniezione per l’operazione. A destra Nadia dopo l’operazione.

Un'altra, invece, una volta appreso dell'accaduto ha rinunciato all'intervento: "Ho inventato una scusa. Prima avevano cancellato l'operazione, poi l'hanno spostata in clinica. Alla fine sono stata io a disdire", ha spiegato ai carabinieri.

A insospettire gli inquirenti il fatto che fosse sparita la cartella clinica della giovane. Soltanto giorni dopo l'operazione sono stati ritrovati bisturi e farmaci in quello che, però, stando a quando dichiarato dallo stesso presidente della regione Lazio Francesco Rocca, non avrebbe avuto alcuna autorizzazione per ospitare interventi di quel genere.

La morte di Margaret Spada quattro giorni dopo all'ospedale Sant'Eugenio

Dopo diversi minuti dall'inizio dell'emergenza, è stata chiamata l'ambulanza. La giovane è stata trasferita d'urgenza all'ospedale Sant'Eugenio, si trovava in condizioni molto critiche e, dopo quattro giorni di agonia, è morta. Su quanto accaduto è stata subito aperta un'inchiesta per omicidio colposo a carico dei due medici che, nel frattempo, sono tornati a operare in un altro studio e a mostrarsi sui social, difesi dai loro clienti. "Chi non vi conosce non sa", dicono, soprattutto alcune, che si sono sottoposte agli interventi con i due chirurghi. La perizia depositata in queste ore dai due esperti, però, potrebbe aggravare la loro posizione.

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