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Manifestazione Stop Rearm per Gaza davanti alla sede di Leonardo: “Avete le mani sporche di sangue”

Presidio davanti alla sede di Leonardo spa organizzato dal Coordinamento romano di Stop Rearm Europe. “Fermiamo chi fa profitti sul genocidio”.
A cura di Beatrice Tominic
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La manifestazione davanti alla sede di Leonardo spa.
La manifestazione davanti alla sede di Leonardo spa.

Bandiere palestinesi e striscioni questo pomeriggio, giovedì 11 settembre 2025, a Roma, davanti alla sede della Leonardo Spa. Il presidio, organizzato dal Coordinamento romano di Stop Rearm Europe, composto da oltre 70 associazioni, movimenti e partiti, ha visto la partecipazione di altre realtà unite per chiedere lo stop immediato alla vendita di armi da parte dell'azienda italiana a Israele e rilanciare il pieno sostegno alla Global Sumud Flotilla.

"Investire nella guerra non è pensabile. Dobbiamo puntare sulle nostre priorità del nostro Paese: la salute, il welfare, l'istruzione e l'arginare criminalità e mafie. La guerra non ci deve interessare", hanno dichiarato nel corso del presidio.

Il presidio davanti alla sede della Leonardo

"Avete le mani sporche di sangue, assassini", hanno urlato in coro le centinaia di manifestanti presenti fra gli interventi diretti alle persone che si sono affacciate alle finestre durante il presidio. "Vergogna!".

"Dobbiamo riconoscere che c'è un genocidio in corso e assicurare alla giustizia i responsabili dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità – ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia nel corso del suo intervento – E dobbiamo farlo ora, non domani o tra un anno: ora dobbiamo fare quello che è indispensabile".

Un’immagine dalla manifestazione. "Fermiamo chi fa profitti sul genocidio".
Un’immagine dalla manifestazione. "Fermiamo chi fa profitti sul genocidio".

Oltre a lui anche Giorgina Levi, portavoce del Global Movement to Gaza, che ha ricordato il ruolo della Global Sumud Flotilla. E poi è arrivato l'appello ai politici: "Von Der Leyen e Meloni non sono opinioniste. Se volessero potrebbero fermare tutte le forniture a Israele", ha aggiunto Marco Bersani di Stop Rearm Italia.

Oltre ai manifestanti, anche le forze dell'ordine: "Mi meraviglia tutta questa polizia schierata. Come se fossimo persone che buttano bombe. Ma noi vogliamo soltanto salvare esseri umani".

L'appuntamento dell'11 settembre dall'Auditorium

"Oggi saremmo dovuti essere all'Auditorium Parco della Musica di Roma contro il Defence Summit. Probabilmente non si farà. vuol dire che la lotta paga", continua Bersani. L'appuntamento per la giornata dell'11 settembre, infatti, era stato chiamato nel mese di agosto, una volta resa nota la volontà di ospitare all'Auditorium il Defence Summit, la prima edizione dell'evento dedicato al peso economico dell'industria della Difesa in Italia coordinato da Guido Crosetto.

"Roma deve essere capitale di pace, non di guerra: non possiamo accettare questo evento", ha dichiarato a Fanpage.it Alessandro Luparelli consigliere di Roma Capitale e capogruppo Sinistra Civica Ecologista.

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