Mamma e figlia uccise a Villa Pamphili, Kaufman: “Anastasia? Non so dov’è, forse in Spagna a prostituirsi”

Francis Kaufman è in carcere a Rebibbia. L'uomo, accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di appena undici mesi, non solo nega di averle uccise, ma continua a prendere in giro gli inquirenti, facendo finta di non avere nulla a che vedere con entrambe.
L'ultimo incontro con il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e con il pubblico ministero Antonio Verdi è avvenuto a fine luglio. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, in quell'occasione Kaufman avrebbe detto: "Anastasia? Che ne so dove si trova? Penso che sia andata a fare la prostituta in Spagna. O forse in Francia". Le due erano morte da settimane: mai una volta lui ha chiesto informazioni su di loro, né ha mostrato dolore per quanto avvenuto. Freddo e lucido, ha dichiarato di volersi difendere da solo, anche se l'ordinamento italiano non prevede questa possibilità. Al momento, quindi, chi sia il suo legale non è ancora chiaro, dato che continua a rifiutare tutti gli avvocati che gli vengono o assegnati o consigliati.
Anastasia Trofimova è stata trovata morta a Villa Pamphili lo scorso giugno. Poco distante giaceva il corpo di sua figlia, abbandonata proprio dall'uomo alcuni giorni dopo l'omicidio della madre. Trofimova è stata fotografata con lui numerose volte: avevano una relazione da tempo, durante la quale lui l'aveva isolata dagli amici e dalla famiglia. In più di un'occasione le persone avevano chiamato le forze dell'ordine, riferendo di un uomo che maltrattava la compagna e la bambina piccola. Nonostante gli interventi, non è mai stato fermato, né sono stati condotti accertamenti. Addirittura una donna, che lo aveva seguito per non perderlo di vista tenendosi nel frattempo al telefono con la polizia, si è sentita dare della stalker da un'agente proprio per aver provato a fare qualcosa.