Madre, padre e figlia rischiano di annegare in mare: le cagnolone Maia e Nita si tuffano in acqua e li salvano

Paura in spiaggia a Montalto di Castro nella giornata di ieri, ultima domenica del mese, 27 luglio 2025. Un'intera famiglia si è tuffata in acqua per un bagno, ma poi non è riuscita più a tornare a riva. Mamma, papà e bambina hanno iniziato a sbracciarsi e a gridare, chiedendo aiuto, fino a quando non li hanno raggiunti in acqua la bagnina e due cagnolone, nell'immagine in apertura, che sono riuscite a riportarli a riva.
Rischiano di affogare nel Viterbese: salvati da bagnina e due cagnolone
Come anticipato, l'allarme è scattato nella tarda mattinata di ieri, lunedì 28 luglio 2025, verso le ore 11.15, quando la famiglia ha iniziato a chiedere aiuto, bloccata in mare, tra gli stabilimenti Tirreno e Ippocampo.
A tuffarsi in mare per salvare i tre è stata la bagnina della società Lifeguard, Bianca Marina Coluscu, che si trovava in postazione comunale a sorvegliare quel tratto di spiaggia. La famiglia, originaria di Terni, è rimasta bloccata dalla corrente di risacca a circa 50 metri dalla riva. Ad allertare la bagnina, le urla lanciate dai tre a seguito delle quali, come da protocollo, Coluscu ha emesso tre fischi di allarme prima di entrare in acqua, richiedendo in tal modo il supporto della adiacente postazione di sicurezza delle Unità Cinofile SICS, Scuola italiana cani salvataggio.
Il salvataggio della famiglia con le due cagnolone bagnine
A quel punto sono scattate due delle Unità Cinofile SICS che hanno raggiunto immediatamente la bagnina in acqua. Si tratta di Maia, una Golden Retriever, e Nita, una Labrador Retriever, che nel giro di pochi minuti hanno contribuito a portare a riva e in sicurezza tutto il nucleo familiare nonostante la forte corrente contraria. L'incidente si è concluso con la sola ingestione di acqua, senza conseguenze sanitarie.
Grazie ad una stretta collaborazione con l'Amministrazione Comunale, nel territorio di Montalto di Castro sono dislocate circa 10 Unità Cinofile SICS che ogni week end si integrano con i presidi di sicurezza degli stabilimenti privati e del Comune stesso, coordinati dal Ufficio della Capitaneria di Porto che viene subito allertato in caso di ulteriori soccorsi da mare che fortunatamente, in questo caso, non si sono resi necessari.