Madonna di Trevignano, dopo il flop di settembre la veggente attende di nuovo i fedeli
Martedì 3 ottobre torna il raduno di preghiera a Trevignano Romano. Si attendono decine di persone all'appuntamento mensile per la recita del rosario nel terreno delle presunte apparizioni sulla collina con vista panoramica sul Lago di Bracciano. È lì che Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, sostiene di vedere la Madonna, che ogni mese avrebbe un messaggio da consegnarle per i fedeli. Tutto è pronto nel campo, la statua con gli altri arredi religiosi e le sedie.
La statua della Madonna di Trevignano è cambiata
La statua della Madonna con le braccia aperte che siamo abituati a vedere nel terreno delle presunte apparizioni di Trevignano Romano è cambiata. Non è una novità, ma è già così da qualche mese. La statua di Maria che era all'interno della teca prima che venisse rimossa è stata sostituita con un'altra idonea ad essere esposta alle intemperie, perché non ha più la copertura che la proteggeva da sole, pioggia e vento. Quella originaria è stata donata ad una chiesa.
La teca della Madonna era tra gli abusi edilizi contestati all'associazione Madonna di Trevignano dal Comune e dall'Ente Parco di Bracciano e Martignano all'interno del cui territorio il campo ricade. Si tratta, lo ricordiamo per i lettori, di un terreno acquistato dai coniugi Cardia da un ristoratore del posto, che però è soggetto a vincoli paesaggistici e destinato al solo uso agricolo, dunque non ci si può costruire.
Il Tar sulla recizione ha dato ragione alla veggente
Il 14 settembre scorso il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha emesso un'ordinanza, con la quale ha dato ragione alla veggente rispetto alla recinzione del campo dei rosari. L'Ente Parco e il Comune ne avevano ordinato la rimozione, perché non essendo il terreno usato per agricoltura o pastorizia, sarebbe venuta meno a loro dire la motivazione per la quale l'autorizzazione per realizzarla era stata concessa. Il giudice ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato dall'associazione e la recinzione resta, almeno per ora. Si attendono le motivazioni, poi le istituzioni del territorio faranno ricorso in Appello.