Macchinario crolla e schiaccia due operai a Roma: uno è morto, l’altro è gravissimo

Ancora un incidente sul lavoro a Roma: un operaio è morto, mentre un altro versa in condizioni gravissime, dopo essere rimasto schiacciato dal macchinario di una ditta di elettronica in via Tiburtina, al chilometro 13,700, in zona Settecamini. Sul posto i Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine e i tecnici della Asl: indagini sono in corso per fare luce sull'accaduto e risalire alle cause dell'incidente.
La tragedia è avvenuta questa mattina verso le 11 durante i lavori presso una ditta di elettronica. Indagini sono in corso per capire come abbia fatto il macchinario a schiacciare i due lavoratori, che non sono riusciti a spostarsi in tempo. I soccorsi sono stati allertati subito, ma purtroppo per uno dei due non c'è stato nulla da fare: quando i Vigili del Fuoco hanno spostato l'impianto, l'operaio era già deceduto. Non è stato possibile nessun tentativo di rianimazione. L'altro è stato portato invece d'urgenza in ospedale, dove è stato preso in carico dai medici. Le sue condizioni sono gravi, ma non è chiaro se sia in pericolo di vita o meno.
Quella avvenuta stamattina è l'ennesima tragedia sul lavoro. Al centro delle indagini, i motivi per i quali il macchinario è finito sui lavoratori: ciò che gli investigatori dovranno chiarire, soprattutto, è se le condizioni di sicurezza siano state rispettate all'interno del cantiere, o se vi siano state delle mancanze da chi doveva vigilare. Saranno visionate, se presenti, le telecamere di sorveglianza del posto, oltre a essere ascoltati gli altri lavoratori presenti, che potrebbero aver assistito alla scena e aiutare così a ricostruire l'accaduto.
Sul caso è intervenuto il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola: "Un gravissimo incidente sul lavoro mentre svolgevano un intervento di manutenzione all'interno di uno stabilimento sulla via Tiburtina, a Roma. Lavoravano in appalto. Uno di loro è morto e l'altro è rimasto gravemente ferito nel cedimento di un macchinario industriale. È l'ennesimo dramma sul lavoro che ancora una volta si verifica nella filiera degli appalti e che ci ricorda dell'urgenza di rafforzare le tutele e le misure per garantire pienamente la salute e la sicurezza di chi opera in appalto. Siamo alla vigilia della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. Una settimana in cui molti, forse, si ricorderanno che di lavoro si muore e ne parleranno. Siamo stanchi degli annunci: è tempo di azioni concrete da parte del sistema delle imprese e delle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, che ritarda nell'attivazione integrale delle misure del piano regionale per la sicurezza, per garantire la salute e la sicurezza. Continuiamo a mobilitarci per fermare la strage".