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Lunghe file da Primark, D’Amato: “Comportamenti assurdi, si mette benzina nel motore del virus”

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha definito ‘assurdo’ quanto avvenuto stamattina all’apertura del centro commerciale Maximo, dove lunghe file si sono create per entrare da Primark. “Dobbiamo consolidare il dato e non abbassare la guardia”, dichiara l’assessore, intervenuto questo pomeriggio.
A cura di Natascia Grbic
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"Dobbiamo consolidare il dato e non abbassare la guardia. Comportamenti come quelli visti a Roma nei grandi centri commerciali sono assurdi, è come mettere benzina nel motore del virus". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità D'Amato nella giornata di oggi. 423 i casi in meno rispetto al primo venerdì di novembre, con la pandemia che rallenta la sua corsa e l'indice Rt regionale allo 0,8. Una situazione in miglioramento, che però potrebbe essere messa a repentaglio nel caso i comportamenti adottati non siano conformi alle regole del distanziamento sociale stilate dalla comunità scientifica.

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Assembramenti al Maximo per l'apertura di Primark

L'assessore Alessio D'Amato si riferisce alle folle viste al Maximo nella giornata di oggi. L'apertura del centro commerciale (e di Primark soprattutto) ha attirato migliaia di persone che già dalle prime ore del mattino si sono messe in fila per riuscire a entrare in tempi celeri e accaparrarsi i maxi sconti del Black Friday. Il Maximo, infatti, ha deciso di aprire proprio oggi, in occasione del cosiddetto ‘venerdì nero': e, nonostante fossero stati approntati mezzi per evitare assembramenti, questi si sono inevitabilmente formati. Era prevedibile accadesse una cosa del genere. Non solo perché sono scene che si verificano ogni volta che apre un nuovo centro commerciale, ma anche perché le persone ne hanno approfittato per fare dei regali di Natale low cost.

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Preoccupa la tenuta della rete ospedaliera

La situazione nel Lazio è in miglioramento. La regione rimarrà zona giallae l'indice Rt è sceso a 0,8, ma preoccupa la tenuta del sistema sanitario. La terapia intensiva ha superato la soglia di criticità del 30%: insomma, se la curva non rallenta rapidamente, la situazione potrebbe diventare presto insostenibile. "Il livello di contagio rimane alto ma il miglioramento c'è. Questo è positivo per la sicurezza delle persone e per la nostra economia. – ha commentato Nicola Zingaretti – Ora non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere. Il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo".

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