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La Regione Lazio rimane gialla, ma Zingaretti firma nuove chiusure: “Bisogna abbassare la curva”

La Regione Lazio rimane in zona gialla e l’indice RT scende a 0,82, ma il governatore Regione Lazio ha firmato la chiusura alle 21.00 di quasi tutte le attività nei giorni festivi e prefestivi. La necessità è quella di abbassare la curva più rapidamente possibile, visto che la pressione sul sistema sanitario comincia a essere insostenibile.
A cura di Redazione Roma
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La Regione Lazio rimane in zona gialla. Lo conferma l'ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza che rinnova le misure in essere per le regioni che si trovano in zona rossa o in zona arancione fino al prossimo 3 dicembre. Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta rimangano dunque rosse, Puglia e Sicilia arancioni. Da domani invece la regione Abruzzo diventerà zona rossa. Dopo questa data, se la curva dei contagi continuerà a scendere e l'indice RT rientrerà nei parametri che indicano che il livello del contagio è sotto controllo, le misure saranno riviste, mentre non è escluso che le regioni in zona arancione passino in zona arancione.

Lazio: scende l'indice RT a 0,82

Una situazione incoraggiante quella del Lazio, unica regione con una grande metropoli che non si trova in una situazione maggiormente critica, con l'indice RT sceso ieri allo 0,82 e calano i contagi e i decessi (anche se di poco), ma le istituzioni regionali invitano i cittadini a non abbassare la guardia. Ma non ci sta solo l'indice RT da prendere in considerazione tra i parametri, perché è la rete ospedaliera a manifestare segni di grave sofferenza, con uno degli indici più importanti, i posti di terapia intensiva occupati, che ormai ha superato la soglia critica del 30%.

Nuova ordinanza Regione Lazio: chiusure alle 21 nei festivi e prefestivi

Nella serata di ieri il governatore Nicola Zingaretti ha firmato una nuova ordinanza con nuove chiusure e restrizioni che prevede:

  • La chiusura nei giorni festivi e prefestivi delle grandi strutture di vendita, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta;
  • Resta aperto oltre le ore 21 chi vende solo generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole;
  • La chiusura nei giorni festivi dei mercati su aree pubbliche e private, con la sola eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari su aree pubbliche o private.
  • Le attività commerciali che resteranno aperte dovranno continuare a garantire le regole stabilite per il contenimento dei contagi da Covid, ossia sorvegliare che personale in servizio e clienti rispettino la distanza di sicurezza e il divieto di assembramento, contingentamento degli ingressi, oltre che all'obbligo di mascherina e all'uso del gel disinfettante.

L'obiettivo "è quello di limitare occasioni di assembramento, nei posti maggiormente frequentati proprio nei fine settimana, senza però danneggiare la fondamentale attività commerciale". Nuove restrizioni dunque nella speranza che contribuiscono a limitare ulteriormente le occasioni di contagio. Il provvedimento sarà in vigore fino al prossimo 30 novembre.

"Il livello di contagio rimane alto ma il miglioramento c'è. Questo è positivo per la sicurezza delle persone e per la nostra economia. – ha commentato Nicola ZingarettiOra non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere. Il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo".

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