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Luigi Di Maio promuove il ‘Raggi bis’: “Perdere Virginia sarebbe suicida”

Di Maio difende Virginia Raggi: “L’aggressione nei suoi confronti avrebbe schiacciato una mandria di bufali. In questi anni non sempre siamo stati d’accordo su tutto, ma è indiscutibile che su di lei si sia abbattuto un uragano e che solo insieme siamo stati più forti di tutto. E tutti oggi le riconoscono la capacità di aver sostenuto una pressione senza precedenti”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi, Luigi Di Maio
Virginia Raggi, Luigi Di Maio

Fino alle 12 di oggi, 14 agosto, gli iscritti del Movimento 5 Stelle sono chiamati a votare per modificare la regola del ‘mandato zero', e cioè, tradotto, per permettere a Virginia Raggi di ricandidarsi, e in secondo luogo per consentire alleanze con i partiti tradizionali, cioè con il Partito democratico. L'ex capo politico e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha annunciato che voterà sì su entrambi i fronti. Perdere persone come la sindaca di Roma, ha scritto in un post su Facebook, "sarebbe suicida" per il Movimento. Quando Raggi fu eletta, ha ricordato Di Maio, "ero responsabile dei Comuni 5 Stelle. Ciò che è successo e abbiamo vissuto insieme nei primi mesi del suo mandato non ha precedenti storici. L’aggressione nei suoi confronti avrebbe schiacciato una mandria di bufali. In questi anni non sempre siamo stati d’accordo su tutto, ma è indiscutibile che su di lei si sia abbattuto un uragano e che solo insieme siamo stati più forti di tutto. E tutti oggi le riconoscono la capacità di aver sostenuto una pressione senza precedenti. Questo è molto utile per un amministratore, perché se sostieni una pressione del genere sostieni anche le pressioni dei malintenzionati che ronzano intorno alle casse della città".

Di Maio: "Voterò sì per dare continuità a un lavoro"

Di Maio, quindi, voterà sì "per dare la possibilità a un nostro sindaco di continuare a portare avanti l’esperienza già maturata nella propria città. Significa dare continuità a un lavoro, significa non lasciare tutto in sospeso, significa non dover ricominciare ogni volta da capo". E ancora: "Io penso che finché le evoluzioni verranno dal basso, ad esempio da un sindaco come Virginia Raggi che ha dato tutta se stessa o dai 5 comuni che, dopo anni e anni di lavoro, oggi chiedono di presentarsi in coalizione, non dobbiamo avere pregiudizi di alcun genere". L'esito della votazione non è scontato, perché i malumori all'interno del movimento fondato da Beppe Grillo ci sono, ma i sì alla fine dovrebbero prevalere e così Raggi avrà ottenuto il permesso a ricandidarsi guidando le liste del Movimento 5 Stelle. Chiusa, a quel punto, ogni possibilità di accordo a Roma con il Partito democratico, che dovrà accelerare i tempi per trovare un suo candidato sindaco.

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