Il Liceo Albertelli di Roma è la prima scuola del Lazio a concedere il congedo mestruale

Il Liceo classico Pilo Albertelli di Roma è il primo istituto scolastico del Lazio che ha approvato il congedo mestruale di due giorni per le studentesse. A prendere la decisione il Consiglio d'Istituto, che ieri sera lo accolto con l'appoggio degli studenti e degli insegnanti. Si tratta del primo istituto scolastico a fare proprio questo permesso sia nella Capitale che nel resto del territorio della regione.
"L'approvazione del congedo mestruale è un primo e necessario passo avanti perché aiuta concretamente la vita di tante studentesse e getta luce su delle malattie ‘invisibilizzate', di cui mai si parla e per cui la ricerca e le cure sono insufficienti, per colpa dei tagli alla sanità e la sua privatizzazione, operati in questa regione in particolar modo dal Partito Democratico con Zingaretti. Ma il congedo non basta, ed è per questo che saremo in piazza l'8 marzo, per reclamare sanità e ricerca pubblica, e per ribadire che la liberazione femminile si conquista con la lotta", ha spiegato a Fanpage.it Tommaso, uno dei rappresentanti d'istituto.
Come chiedere il congedo mestruale al Liceo Albertelli
Per usufruire del congedo mestruale le studentesse iscritte al Liceo Albertelli di qualunque età e classe dovranno presentare alla scuola un certificato medico che attesti patologie come vulvodinia, dismenorrea ed endometriosi, tali da rendere i giorni delle mestruazioni dolorosi. Alcune studentesse infatti nonostante stiano male, sono costrette ad andare a scuola, senza un particolare permesso che conceda loro di restare a casa e non poter scegliere può risultare in alcuni casi invalidante. In questo modo qualora decideranno di usufruire tramite il medico dei due giorni di permesso, le assenze non verranno conteggiate e non peseranno sul totale di quelle fatte alla fine dell'anno.
Sul congedo mestruale al Liceo Albertelli è intervenuta l'assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro Claudia Pratelli, che lo ha definito "un passo importante per riconoscere a tutto i livelli la salute di genere. Non tutti i corpi sono uguali, ma tutti devono essere tutelati nei diritti fondamentali come quello allo studio. Speriamo che questa scuola sia la prima di una lunga serie e che, come già sta avvenendo con le carriere alias, sia di ispirazione anche per i luoghi di lavoro e la società tutta".
"Nella scuola l'educazione sessuale e più in generale la conoscenza e il rispetto di sintomi e patologie di genere sono spesso trascurate. Invece rappresentano un tema fondamentale per la formazione e la crescita di nuove generazioni di cittadini, capaci di essere più attenti e consapevoli, con una sensibilità culturale in grado di contrastare emarginazione e discriminazione – ha commentato in una nota Daniele Parrucci, consigliere delegato alla Scuola di Città metropolitana di Roma Capitale – Il riconoscimento del congedo mestruale da parte della scuola è un primo passo concreto verso una società pienamente inclusiva e solidale, con l'auspicio che altre scuole possano seguire questa strada".