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Leonardo Lamma morto a Corso Francia, la svolta nelle indagini dopo la nuova perizia sul dosso

Svolta nelle indagini per la morte di Leonardo Lamma: ai due indagati, due operatori di Acea, si aggiungono, ache due funzionari nel municipio.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra la foto della strada prima dei lavori effettuati la sera dopo l'incidente in cui ha perso la vita Leonardo Lamma.
A sinistra la foto della strada prima dei lavori effettuati la sera dopo l'incidente in cui ha perso la vita Leonardo Lamma.

Il dosso che si trovava a Corso Franca dopo il quale Leonardo Lamma è caduto e ha perso la vita non esiste più. È stato eliminato la sera stessa del tragico incidente, a qualche ora dalla tragedia. Eppure, dopo le richieste di archiviazioni, secondo l'ultima perizia potrebbe essere stato proprio quel dislivello di circa 5 centimetri a causare l'incidente fatale in cui ha perso la vita il giovane diciannovenne che stava viaggiando in scooter. Nel registro degli indagati erano già finiti due dirigenti di Acea. Dopo l'ultima perizia, però, sono stati iscritti anche due funzionari del Municipio e l'autista di un furgone.

"È stato un terribile incidente. Ma si poteva evitare – è da sempre la posizione dei genitori di Leonardo Lamma – Chi ha avuto un ruolo nella morte di mio figlio se ne deve assumere la responsabilità. Leonardo è stato beffato proprio dall'irresponsabilità di chi non ha fatto ciò che avrebbe dovuto". E dopo tre richieste di archiviazione, tutte respinte, la lista di persone che potrebbero essere coinvolte, dopo l'ultima perizia, si è già allungata.

Morte Leo Lamma, le indagini in corso: la svolta dopo la perizia

La nuova perizia è stata ordinata il 7 novembre scorso, con l'arrivo della nuova gip, Rosalba Liso, nominata dopo una fase in Cassazione. "Ha ripreso in mano la situazione, ha guardato il fascicolo senza essere superficiale e ha individuato dei punti fondamentali, come la posizione del conflitto di interesse del consulente tecnico, un vigile della municipale, quando le indagini avrebbero riguardato il Campidoglio", aveva precisato a Fanpage.it la mamma di Lamma. E oggi, dopo sei mesi, la consulenza, effettuata con strumenti di tecnologia avanzata e richiesta proprio dalla Procura di Roma, avrebbe fatto emergere della novità.

A sinistra i lavori all'asfalto dopo la morte di Leonardo.
A sinistra i lavori all'asfalto dopo la morte di Leonardo.

Alle prime due persone indagate, due dirigenti di Acea già indagati che avevano l'appalto per il lavoro, si aggiungono altre tre indagate: si tratta di due funzionari municipali e del conducente di un furgone, che si trovava a transitare nel tratto di corso Francia nello stesso momento del diciannovenne.

La nuova perizia: "Colpa del dosso"

Secondo la nuova perizia, a causare la perdita di equilibrio fatale per Leonardo Lamma sarebbe stato proprio il dissesto del manto stradale, di circa 5 centimetri. Nel corso della nuova consulenza, inoltre, è stato analizzato anche il video che mostra un furgone presente nel momento della caduta. Non si esclude possa aver contribuito anche questo a causare l'incidente. Proprio per questo è stato iscritto nel registro degli indagati anche il conducente del furgone.

Oltre a loro, iscritti nel registro degli indagati anche due funzionari del XV Municipio che avrebbero dovto sovrintendere i lavori di riparazione della buca.

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