Lega pitbull al termosifone, facendolo vivere tra feci e urine: salvato il cane, denunciato 31enne
Un uomo di 31 anni è stato denunciato per occupazione abusiva e maltrattamento di animali. Si tratta di una persona che aveva occupato una casa negli scorsi mesi in via Agostino Mitelli, e che aveva legato il suo Pitbull a un termosifone, costringendolo a vivere sempre fermo, in condizioni pessime e in mezzo a feci e urine.
L'intervento è stato effettuato in maniera congiunta dagli agenti della Polizia di Stato e dalla Polizia Locale di Roma Capitale, allertati dai vicini dell'uomo che sentivano il povero animale lamentarsi, oltre a percepire l'odore sgradevole che usciva dall'appartamento. Gli agenti sono quindi andata nella zona delle Torri per vedere cosa stesse accadendo e se davvero c'era un animale in difficoltà in quella casa. Arrivati davanti alla porta hanno sentito l'animale piangere e guaire. Hanno citofonato ma non rispondeva nessuno, e così hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco per l'apertura della porta.
Quella che si è parata loro davanti agli occhi è stata una scena agghiacciante. Il cane era legato al termosifone con una catena, in pessime condizioni fisiche, in mezzo a feci ed escrementi che era costretto a fare legato. Mentre vigili e poliziotti stavano soccorrendo l'animale, è rientrato a casa il 31enne, che alla loro vista ha provato a fuggire. Gli agenti lo hanno bloccato: si trattava di un uomo già noto alle forze di polizia per precedenti penali in materia di droghe, e già sottoposto a obbligo di firma. Lui è stato denunciato, mentre l'animale – privo di microchip e non iscritto all'anagrafe canina – è stato affidato alle cure delle guardie zoofile e del personale di una ditta autorizzata della Asl Roma 2.