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Covid 19

Lazio passa ad arancione con ricoveri in terapia intensiva al di sopra della soglia di allerta

Ieri, ultimo giorno di zona rossa prima del passaggio in arancione, il Lazio contava 380 posti di terapia intensiva occupati, al di sopra della soglia di criticità fissata al 30 per cento. Aumentano anche i ricoveri in ospedale, superati i 3mila. L’attenzione è alta in vista di Pasqua e Pasquetta.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Lazio passa da zona rossa ad arancione con il numero di ricoveri in terapia intensiva al di sopra della soglia di allerta. L'ultimo bollettino medico diramato ieri dalla Regione Lazio contava 380 posti letto di terapia intensiva Covid occupati, superiori al 30 per cento indicato dal Ministero della Salute. Negli scorsi giorni i numeri dei pazienti in terapia intensiva sono aumentati anche nel reparto dell'Istituto Superiore di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, che ieri aveva in cura 36 pazienti gravi. Ad aumentare sono anche i ricoveri (non in terapia intensiva) di pazienti che, seppur non hanno bisogno di supporto respiratorio, necessitano di cure ospedaliere, che hanno superato i 3mila e che non possono seguire il decorso della malattia a casa. Ieri, ultima in zona rossa, nel Lazio si sono registrati meno nuovi casi di Covid nelle 24 ore precedenti (1403) rispetto agli altri giorni, ma è stato eseguito anche un minori numero di tamponi (oltre 14mila, tra tamponi e antigenici). Ieri si è registrato anche un aumento di decessi (45). Ciò che si teme è un ulteriore incremento.

Riaperture e spostamenti nel Lazio zona arancione

L'attenzione è alta con l'allentamento delle restrizioni e le regole della zona arancione, che vedono tra le misure la riapertura di asili, scuole elementari e medie, negozi, centri centri commerciali, centri estetici, parrucchieri e barbieri e che concedono gli spostamenti all'interno del proprio Comune di appartenenza. Questo solo fino al 2 aprile, poi il 3, 4 e 5 aprile l'Italia intera diventerà zona rossa per le vacanze di Pasqua. Una nuova stretta che unirà tutto il Paese e che vede la deroga, com'era stato per lo scorso Natale, la possibilità di visitare amici e parenti una volta al giorno, per un massimo di due persone alla volta escluso il nucleo famigliare (non sono considerati nel conteggio i minori di quattordici anni, le persone non autosufficienti e i disabili).

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