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Covid 19

Lazio, all’IFO il nuovo sequenziatore per le varianti Covid: raddoppia capacità di individuarle

Il nuovo macchinario Novaseq 6000 dell’Istituto Tumori Regina Elena consentirà in pratica di raddoppiare le analisi sulle varianti del coronavirus ed è stato finanziato dal Ministero della Salute. Il sequenziatore consente una mappatura genetica a livello delle singole cellule e analisi in tempi rapidissimi.
A cura di Enrico Tata
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Il nuovo sequenziatore genomico inaugurato ieri all'Istituto Tumori Regina Elena di Roma, in collaborazione con l'Istituto Spallanzani, permetterà di raddoppiare la capacità del Lazio di intercettare le nuove varianti del virus Sars-Cov-2. Il macchinario Novaseq 6000 consentirà in pratica di raddoppiare le analisi sulle varianti ed è stato finanziato dal Ministero della Salute. "Abbiamo una capacità formidabile di sequenziare materiale biologico, e a km 0, perché eseguiamo e processiamo i tamponi molecolari nei nostri laboratori ed esperti bioinformatici elaborano i risultati delle sequenze. Grazie a tutto questo possiamo sequenziare il coronavirus su volumi importantissimi", hanno dichiarato i direttori Scientifici dell'Istituto SanGallicano e del Regina Elena, Aldo Morrone e Gennaro Ciliberto. Ha aggiunto l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato: "Il nuovo sequenziatore genomico ad elevatissima processività, condiviso tra IFO e INMI Spallanzani è una importante sinergia tra i due IRCCS pubblici. Le loro tecnologie ed expertise sono un beneficio non solo per Roma e il Lazio ma per l’intero paese. Roma e il Lazio, in questo momento di emergenza sanitaria, sono guida e riferimento nazionale".

Il sequenziatore, che come detto permetterà di raddoppiare il numero delle sequenze per individuare e tracciare le varianti del nuovo coronavirus, consente una mappatura genetica a livello delle singole cellule e analisi in tempi rapidissimi. Si tratta anche di una tecnologia rivoluzionaria per la medicina di precisione in oncologia.

Preoccupazione per gli arrivi dall'India e per la variante indiana

Il nuovo macchinario sarà fondamentale per analizzare i tamponi della comunità indiana di Latina, per esempio, e per gli esami sui test effettuati ai passeggeri dei voli in arrivo a Fiumicino dall'India (in caso di positività). Per il momento tutti i tamponi sequenziati dall'Istituto Spallanzani sulla comunità pontina hanno dato esito negativo per quanto riguarda la variante indiana e positivo per quella inglese. Ieri il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: "Dal punto di vista sanitario abbiamo attivato la struttura per i necessari controlli sui voli in arrivo dall'India all'aeroporto di Fiumicino. Solo oggi centinaia di passeggeri. Ma è indispensabile attivare forme di quarantena controllata per gli arrivi e bloccare i voli dall'India sollecitando anche iniziative che coordinino a livello europeo gli arrivi".

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