766 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Lazio, adesso la seconda dose del vaccino Pfizer torna a 21 giorni. Ma non per tutti

La Regione Lazio ha disposto che a partire dalle prenotazioni effettuate da questa notte in poi, i richiami dei vaccini Pfizer torneranno a 21 giorni (da qualche settimana erano stati spostati a 35 giorni). Questo avverrà soltanto con le prenotazioni effettuate da questa notte in poi, ma non cambierà nulla per chi ha fissato l’appuntamento nelle scorse settimane.
A cura di Enrico Tata
766 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Le nuove disposizioni del ministero della Salute sul vaccino AstraZeneca comporteranno un piccolo ritardo sulla tabella di marcia della campagna vaccinale del Lazio. Per recuperare, la Regione ha disposto che a partire dalle prenotazioni effettuate da questa notte in poi, i richiami dei vaccini Pfizer torneranno a 21 giorni (da qualche settimana erano stati spostati a 35 giorni). Insomma, gli appuntamenti per le prime dosi saranno programmati un po' più in là rispetto a quanto previsto, ma i richiami, in virtù di questo nuovo cambio di rotta, verranno effettuati nei tempi stabiliti. In questo modo il Lazio riuscirà a raggiungere l'obiettivo prefissato: entro l'8 agosto verrà completata la prima fase di immunizzazione di massa e inizierà la chiusura degli hub vaccinali. Sarà mantenuta in piedi la rete vaccinale dei medici di medicina generale, dei pediatri e delle farmacie.

Richiami Pfizer tornano a 21 giorni nel Lazio

L'appuntamento per il richiamo del vaccino a 21 giorni di distanza dalla prima dose Pfizer, come detto, sarà possibile soltanto per le prenotazioni effettuate a partire dalla mezzanotte di oggi. Chi ha già prenotato nelle scorse settimane, rimarrà con l'appuntamento a 35 giorni. Paradossalmente, quindi, i ragazzi giovanissimi che hanno prenotato stanotte (apertura ultima fascia d'età (17-24 anni) concluderanno il ciclo vaccinale prima o contemporaneamente rispetto ai loro colleghi più ‘anziani' che hanno già fissato l'appuntamento nei giorni scorsi. Lo slittamento dei richiamo a 35 giorni era stato raccomandato lo scorso 5 maggio con una circolare del ministero della Salute, in cui si consigliava questa decisione in modo da immunizzare, almeno con la prima dose, quanti più cittadini fosse possibile.

Le nuove disposizioni sul vaccino AstraZeneca

Nei giorni scorsi il ministero della Salute ha deciso di vietare l'utilizzo del vaccino AstraZeneca sulle persone che hanno meno di 60 anni. Questa decisione non riguarda soltanto le prime dosi, ma anche i richiami: i richiami degli under 60 dovranno essere effettuati con vaccino a mRna, cioè Pfizer o Moderna. Per i cittadini non cambierà nulla, perché la data dell'appuntamento rimarrà la stessa. Nel mese di giugno sono 33mila le persone Under 60 che avrebbero dovuto fare il richiamo con AstraZeneca e che lo faranno, invece, con un altro vaccino.

766 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views