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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

L’arroganza di Kaufman in tribunale, accusato di aver uccisa madre e bimba: “Famiglia? No, non ce l’ho”

Francis Kaufman, accusato del duplice femminicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, ha dichiarato di essere stato picchiato da quattro poliziotti che in realtà erano mafiosi. Un delirio, culminato con il negare di avere una famiglia.
A cura di Natascia Grbic
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Ormai è certo: Francis Kaufman sarà estradato in Italia entro l'11 luglio. L'uomo, che ha negato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda, si è rifiutato di rispondere alle domande del pubblico ministero italiano, ma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Tra cui quella di essere stato pestato da quattro poliziotti, che in realtà sarebbero stati dei mafiosi. Ha poi detto di non voler essere estradato in Italia perché la polizia lo avrebbe consegnato alla mafia. Un delirio senza senso, culminato poi in una risposta molto arrogante alla domanda "lei ha una famiglia?". La risposta è stata "no". Ma Anastasia Trofimova era la sua compagna, Andromeda con ogni probabilità sua figlia. E con ogni probabilità è stato lui ad averle uccise, per poi nasconderne i corpi a Villa Pamphili.

A riportarlo è stata la trasmissione Chi l'ha Visto. Ospite della puntata è stata anche la madre di Trofimova, Tatiana, che si è detta incredula per il trattamento a lui riservato dalla polizia italiana, che non solo non ha fatto nulla per fermarlo, ma ha anche dato della stalker a una cittadina preoccupata che aveva chiamato la polizia. Il questore Roberto Massucci ha parlato di una forte personalità manipolatoria da parte dell'uomo, che ha tratto in inganno gli agenti. Ma, come ha fatto notare anche la madre di Trofimova, l'uomo era ubriaco, e andava in giro con una bambina in braccio che piangeva disperata. Una situazione pericolosa, ma ignorata per un motivo, dice la donna: Kaufman è americano. E per questo è stato protetto.

La madre di Tromifova ha anche raccontato che la ragazza non aveva più i documenti. "Mia figlia mi disse che lo zainetto con i suoi documenti era caduto in mare nel viaggio da Malta verso l'Italia, ma a questo punto credo che sia stato lui a farle perdere i documenti. Mia figlia era in balia di quest'uomo, che le aveva tolto anche la sim russa con la quale era partita", ha dichiarato a Federica Sciarelli. La donna ha spiegato che la figlia stava cercando di ottenerli nuovamente e si era rivolta all'ambasciata: per due volte ha scritto loro, senza ottenere risposta. Si sarebbe anche recata sul posto per chiedere un incontro, ma non sarebbe stata fatta entrare.

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