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L’agguato nel garage di casa ai Parioli: “Mi hanno puntato contro la pistola, volevano l’orologio”

Il racconto della vittima: “Uno è rimasto in piedi e mi ha puntato una pistola addosso, l’altro invece si è proprio seduto sopra di me. Ha cominciato a strapparmi con forza dal polso il cinturino dell’orologio”.
A cura di Enrico Tata
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Un orologio Rolex - foto d'archivio
Un orologio Rolex – foto d'archivio

L'agguato nel garage di casa, ai Parioli, una pistola puntata alle tempie e tutto per un orologio da 10mila euro e qualche banconota. "Non è stata una cosa piacevole. Soprattutto per il senso di impotenza che ho avvertito in quel momento, dentro casa mia", ha raccontato al Corriere della Sera la vittima della rapina, Roberto Cusmai, 79 anni, importante commercialista di Roma. "Mi hanno spinto per terra, per fortuna non mi sono fatto molto male perché indossavo un giubbotto imbottito che ha un po’ attutito il colpo. Uno è rimasto in piedi e mi ha puntato una pistola addosso, l’altro invece si è proprio seduto sopra di me. Ha cominciato a strapparmi con forza dal polso il cinturino dell’orologio, con una foga tale che a un certo punto gli ho detto “se ti fermi, te lo do io”. D’altra parte non potevo fare altro, non potevo muovermi con lui sopra. E così è stato".

La rapina è avvenuta in via Bruno Buozzi, quartiere Parioli. L'anziano aveva appena parcheggiato la macchina nel suo garage. I due rapinatori l'hanno sorpreso alle spalle appena è uscito dall'auto. Gli hanno rubato un orologio Jaeger Lecoultre, valore circa 10 mila euro, e il portafogli. Sulla vicenda stanno indagando gli agenti del commissariato Villa Glori. I banditi avevano il volto coperto da passamontagna ed erano praticamente irriconoscibili. In più hanno proferito soltanto pochissime parole, niente di utile per ricavarne un identikit. La speranza è che dettagli utili possano arrivare dall'analisi approfondita delle telecamere di sicurezza installate su via Bruno Buozzi, che potrebbero aver ripreso il momento in cui i rapinatori sono riusciti ad entrare all'interno del garage. L'ipotesi degli investigatori è che qualche basista abbia seguito la vittima e poi l'abbia indicata ai banditi. Il fatto che siano entrati nel garage fa pensare a un colpo pianificato nei minimi dettagli.

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