La Sapienza, studenti di Medicina: “Problemi nelle graduatorie, mancano all’appello 70 iscritti”

Continuano a scorrere le graduatorie degli iscritti e delle iscritte al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia negli atenei italiani. In tutta Italia sono migliaia gli aspiranti medici e mediche in attesa di scoprire se potranno entrare nel dipartimento che hanno scelto. Eppure, alcuni di loro dovranno rinunciare all'iscrizione all'Università degli Studi La Sapienza a causa di presunte irregolarità interne all'ateneo. Alcuni studenti, infatti, hanno denunciato a Fanpage.it le mancate comunicazioni della Sapienza al Cineca, Consorzio Interuniversitario Italiano, che avrebbero determinato l'esclusione di oltre 60 ragazzi intenzionati a iscriversi a Medicina.
Come iscriversi a Medicina
"Forse è un po' complicato da spiegare", ci dice al telefono lo studente che si è fatto portavoce del gruppo che ha denunciato queste irregolarità. "Esistono due modi per entrare nel corso di Laurea di Medicina. Il primo, quello che tutti e tutte conoscono, è sostenere il test ad inizio anno accademico e rientrare fra i vincitori nella graduatoria stilata in base al punteggio ottenuto con le risposte ai quesiti. Nel secondo caso", continua lo studente arrivando al nocciolo della questione, "è possibile iscriversi al corso di laurea facendo un passaggio di corso al secondo anno. Mi spiego meglio: uno studente o una studentessa di alcuni dipartimenti, fra cui Infermieristica o Biologia, può scegliere di sostenere il test di ingresso per Medicina. Una volta svolto, se rientra fra i vincitori, può fare richiesta per cambiare corso di studi e, se è in possesso di un piano di studi idoneo (cioè se ha un numero di crediti sufficienti e almeno due esami di Medicina), può richiedere un trasferimento ed iscriversi a Medicina direttamente al secondo anno." Da dove nasce, allora, il problema che hanno riscontrato? "Ogni ateneo è tenuto a comunicare il numero di studenti che effettuano questo passaggio e, per ogni persona, lo stesso ateneo deve liberare un posto nella graduatoria del primo anno".
Cosa sembra stia succedendo all'università La Sapienza
Stando a quanto sostiene un gruppo di studenti e studentesse, però, quest'anno La Sapienza non starebbe comunicando al consorzio i passaggi di corso avvenuti: da settembre, infatti, si valuta che siano stati oltre 70 gli iscritti al secondo anno a non essere stati dichiarati. Con il passaggio o trasferimento ad anni successivi al primo dei vincitori di concorso, però, come abbiamo visto, automaticamente si dovrebbero liberare dei posti: gli studenti chiedono che quei posti divenuti liberi possano essere occupati dai vincitori facendo scorrere la graduatoria e che, di conseguenza, venga ricalcolato il numero iniziale degli iscritti al primo anno accademico che è, nel 2021/2022, di 660. Secondo gli studenti e le studentesse, invece, i passaggi di corso non sarebbero stati comunicati in tempo al Cineca e per questo i ragazzi entrati al primo anno sarebbero meno di quelli previsti (perché circa 70, come abbiamo visto, sarebbero passati direttamente al secondo anno).
Depositata un'interrogazione parlamentare dal deputato Manuel Tuzi
Nel frattempo gli studenti e le studentesse si sono mobilitati per far valere i propri diritti anche in altre sedi, dialogando con il deputato Manuel Tuzi, del Movimento Cinque Stelle. Membro della VII Commissione, dedicata a Cultura, Scienza e Istruzione, Tuzi ha avviato un'interrogazione parlamentare formale e, nel frattempo, anche un dialogo informale con l'università e il Ministero dell'Università e della Ricerca. "Dobbiamo essere coerenti. Questo è il problema de La Sapienza che ci è stato posto, ma non escludo che ci siano situazioni simili, magari con numeri differenti, anche in altre università italiane", ha dichiarato a Fanpage.it. "Per noi è vitale far entrare questi ragazzi a studiare al primo e al secondo anno come è giusto che sia, però occorre anche essere rispettosi di quelle che sono le norme", dice quando annuncia di avere pronta l'interrogazione parlamentare sul tema. "Presentiamo un'interrogazione per sapere se la Ministra è a conoscenza dei fatti, ma è ovvio che il nostro obiettivo sia andare a superare la situazione facendo entrare le persone che lo richiedono e risolvere la questione."
L'intervento dell'UDU, Unione degli Universitari
A sostegno degli studenti e delle studentesse si sono schierati anche i rappresentanti dell'associazione UDU, Unione degli Universitari. "Riteniamo impensabile quanto sta accadendo alla Sapienza di Roma. Ci muoviamo da sempre per l’abbattimento del numero chiuso nel territorio italiano, il periodo pandemico ha di fatto portato in luce con forza la carenza di medici all’interno del territorio nazionale", ci dicono dall'associazione. "In questo quadro si inserisce il caso dell’ateneo romano: assurdo come – nonostante la possibilità effettiva di farlo – venga ulteriormente precluso l’accesso al corso di laurea. Ci stiamo muovendo infatti con gli studenti e le studentesse che ci hanno contatto e insieme al nostro studio legale di riferimento per risolvere la questione nel breve tempo possibile e per garantire l’accesso a nuove matricole in questo ateneo".