video suggerito
video suggerito

La mamma del 14enne che si è suicidato: “Bullizzato dalle elementari, a 10 anni minacciato con un cacciavite”

La mamma del 14enne che si è suicidato in provincia di Latina intervistata da Fanpage.it ha raccontato che suo figlio è stato vittima di episodi di bullismo per anni da parte di studenti e insegnanti: “La scuola non ha mai preso alcun provvedimento per tutelarlo”.
A cura di Alessia Rabbai
2.749 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

"Un ragazzino ha preso a pugni mio figlio e ha lanciato il suo zaino contro il muro. Il professore invece di difenderlo se l'è presa con lui, dicendogli che non lo stava aiutando a calmare i compagni, come se gestire una classe sia compito di uno studente. Questo è stato l'ultimo episodio di bullismo del quale è stato vittima mio figlio". A parlare intervistata da Fanpage.it è la mamma del quattordicenne che si è suicidato in provincia di Latina lo scorso 11 settembre. Vicenda per la quale la Procura di Cassino ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha disposto un'ispezione.

La donna racconta una serie di episodi di bullismo di cui negli anni sarebbe stato vittima suo figlio, ai quali hanno fatto seguito segnalazioni e denunce della famiglia, poi archiviate. "La scuola non ha mai tutelato nostro figlio. Ci rassicuravano dicendoci che avrebbero parlato con i ragazzi e le loro famiglie ma nei confronti dei compagni di classe e degli insegnati di mio figlio non è mai stato preso alcun provvedimento serio. Gli altri genitori sapevano ma sono stati zitti". Sulla salma del giovane il medico legale ha svolto l'autopsia all'ospedale Santa Scolastica di Cassino, ora si attendono i risultati degli esami, che dovrebbero arrivare tra circa novanta giorni.

"Un'insegnante ha incitato la classe contro mio figlio"

Il sospetto è che la morte del quattordicenne sia riconducibile a un istigazione al suicidio. "Il primo episodio di bullismo di cui è rimasto vittima mio figlio risale a quando frequentava la quinta elementare. Già i bambini di dieci anni lo insultavano in maniera molto pesante. In un'occasione, un ragazzino ha portato un cacciavite a scuola nello zaino e l'ha puntato contro la pancia di mio figlio, approfittando dell'assenza della docente. Quando la maestra è rientrata ha incitato la classe contro mio figlio gridando: ‘Rissa, rissa, rissa'. Delle insegnanti hanno cercato di manipolarlo per fargli credere che ci stava raccontando bugie".

"Lo chiamavano Nino D'Angelo, femminuccia"

Terminate le scuole elementari, alle medie gli episodi di bullismo, spiega la mamma, sarebbero continuati. Nemmeno il cambio di scuola ha posto fine alla situazione. "Lo chiamavano Nino D'Angelo, femminuccia, e con altri nomignoli, lui ci stava male. L'appello che mi sento di fare come madre è che che bisognerebbe porre una profonda attenzione nella scuola perché spesso il fenomeno del bullismo viene ancora oggi sottovalutato con conseguenze gravi. Ai genitori di bambini e adolescenti vorrei dire di prendersi cura di loro, della loro emotività, di ascoltarli e di insegnargli a rispettare gli altri". Rispetto alle indagini invece gli investigatori hanno sequestrato i telefonini e l'Xbox del quattordicenne che utilizzava per giocare virtualmente con altre persone, e gli smartphone dei compagni di classe, di cui passeranno al vaglio le chat alla ricerca di eventuali messaggi sospetti.

Il 14enne trovato morto nella cameretta prima dell'inizio della scuola

Il quattordicenne è stato trovato morto nella sua cameretta la mattina dell'11 settembre, il giorno in cui avrebbe cominciato il nuovo anno scolastico. A trovarlo poco dopo le ore 7 è stato suo padre, che ha aperto la porta della stanza per svegliarlo. I genitori hanno chiamato l'ambulanza e i carabinieri. Quando i sanitari sono giunti nell'abitazione, purtroppo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. I carabinieri hanno ascoltato subito i genitori. "L'ultima volta in cui ho visto mio figlio era la sera prima, verso le 21 ci siamo dati la buonanotte perché avrebbe ricominciato scuola. Il giorno prima era tranquillo, allegro, solare e sorridente. Era un ragazzo vivace con tanti interessi e passioni, tra i quali la pesca, la musica e la cucina, gli piaceva imparare. Ricordo che mi disse di non voler tornare in classe".

2.749 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views