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Cambiamenti climatici

Ultima Generazione tinge di nero la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona

“Ora l’acqua è nera come il futuro che attende l’umanità e che si sta già manifestando con siccità e alluvioni sempre più frequenti”, hanno detto gli attivisti di Ultima Generazione in protesta a Piazza Navona.
A cura di Beatrice Tominic
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Un nuovo blitz degli attivisti di Ultima Generazione ha colorato di nero l'acqua di una delle fontane più famose della capitale. È successo oggi, sabato 6 maggio 2023, a piazza Navona dove, nella Fontana dei Quattro Fiumi, gli attivisti e le attiviste per il clima di Ultima Generazione hanno gettato del carbone vegetale che ha provocato immediatamente il cambiamento di colore dell'acqua. Tre di loro sono entrati nella fontana agitando i loro manifesti arancioni, davanti ad un capannello di turisti e romani che, approfittando fors edella bella giornata di oggi, erano usciti per una passeggiata in centro città.

"Questo liquido è nero come il futuro che attende l’umanità e che si sta già manifestando con siccità e alluvioni sempre più frequenti". La dimostrazione è durata poco più di dieci minuti: in breve tempo sono arrivati sul posto gli agenti delle forze dell’ordine, si agenti della Polizia Locale di Roma Capitale che i carabinieri che sono entrati nella fontana per raggiungere e trasportare fuori dal monumento gli attivisti e le attiviste. Già alle 15.45 la protesta era finita e le persone in protesta portate via dalle autorità.

La protesta degli attivisti

Questo ennesimo gesto degli attivisti di Ultima Generazione rientra nella loro campagna Non paghiamo il fossile con la quale chiedono al governo di interrompere immediatamente i finanziamenti e i sussidi a favore dei combustibili fossili.

"Nella Fontana dei Quattro Fiumi si trovano le statue che ritraggono i quattro fiumi principali della Terra, uno per ogni continente allora conosciuto: il Danubio, il Gange, il Nilo e il Rio de la Plata. Lungo i fiumi si sono sviluppate le prime civiltà, perché l’acqua è una risorsa fondamentale per la vita dell'uomo, rendendo fertili e coltivabili i terreni – hanno dichiarato in una nota gli attivisti e le attiviste – La crisi climatica, fatta di ondate di calore, lunghi periodi di siccità e fenomeni estremi, mette in pericolo questo equilibrio che ha reso e rende possibile la vita per tutti noi. Ne sono drammatica testimonianza la scarsità di acqua che sta compromettendo le colture lungo il Po, da un lato, e gli ultimi due eventi estremi che hanno investito Calabria ed Emilia Romagna, dall’altro".

La protesta a seno nudo e la Barcaccia tinta di nero

Un'azione simile era avvenuta ad un'altra storica fontana di Roma, quella della Barcaccia, in piazza di Spagna, lo scorso primo aprile. Da allora, però, si sono susseguiti altre dimostrazioni di protesta civile non violenta. Più volte le attiviste e gli attivisti sono tornati a bloccare il traffico lungo le strade della capitale, soprattutto quelle intorno al Grande Raccordo Anulare.

Appena qualche giorno fa, invece, il 4 maggio scorso, attiviste e attivisti si sono seduti sull'asfalto lungo una delle strade più centrali della capitale, via del Tritone. Una volta trovato il loro posto, si sono spogliati e sono rimasti con petto e seno nudo. A coprirli, soltanto le scritte nere sulla pelle stop fossile e lo striscione arancione da agitare davanti a sé.

Gotor: "Ecoidioti". Gualtieri: "Sfregio insensato"

Duro il commento dell'assessore alla Cultura di Roma Miguel Gotor che parla di "ecoidioti". "A poco più di un mese dallo sversamento di vernice nera nella fontana della Barcaccia di piazza di Spagna, eccoli di nuovo in azione con le stesse modalità, stavolta alla Fontana dei Quattro Fiumi di piazza Navona. – si legge in una nota – Un altro atto di vandalismo insensato che, con la scusa di voler portare avanti una ‘battaglia' rischia solo di danneggiare un monumento di Roma che è patrimonio dell'umanità intera".

Gualtieri: "Evitati danni permanenti"

Gli ha fatto eco il primo cittadino Roberto Gualtieri, che su Twitter scrive: "Ancora un insensato gesto di sfregio sui monumenti di Roma. Questa volta imbrattata la magnifica fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Le lotte giuste diventano sbagliate se danneggiano i beni comuni. Non è mettendo a rischio il patrimonio artistico che si salva l'ambiente!". Poco dopo l'aggiornamento del sindaco sul monumento, che non ha subito nessun danneggiamento: "Per fortuna, come mi hanno spiegato gli esperti  la tempestività dell'intervento della Polizia Locale e di Acea ha impedito che i danni fossero permanenti: la polvere è rimasta nella parte inferiore della vasca dove lo spesso strato di calcare l'ha protetta, ma se il liquido nero si fosse depositato su altre parti più porose del monumento sarebbero potute rimanere delle tracce con un danno irreparabile".

Sangiuliano: "Al più presto parlamento approvi nuove norme"

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è tornato a chiedere al parlamento di fare in fretta ad approvare le norme punitive contro quelli che definisce "ecovandali", un decreto firmato dallo stesso ministro che prevede multe salate e nuove aggravanti specifiche. In serata si è poi recato a Piazza Navona per verificare lo stato del monumento.

"Dobbiamo registrare ancora un altro imbrattamento che mette a rischio la bellezza di una delle opere d'arte iconiche della nostra Nazione, qual è la Fontana dei Quattro Fiumi, a piazza Navona", ha dichiarato. "Ora, anche in questo caso bisognerà utilizzare tanta acqua per ripulire e sostenere costi per ripristinare lo stato del monumento. E a pagare saranno i cittadini italiani tutti. – sottolinea Sangiuliano – Occorrerà intervenire con personale specializzato e macchinari costosi. Auspico che il Parlamento approvi quanto prima le nuove norme contro gli eco-vandali".

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