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La festa del Pci per la vittoria dei russi sui nazisti. Ma c’è pure la Z dell’invasione dell’Ucraina

Nella locandina della ‘Festa della Vittoria’ organizzata dal Pci Monti Prenestini Casilina c’è anche la Z diventata simbolo dell'”operazione militare” decisa da Putin per “denazificare” l’Ucraina.
A cura di Enrico Tata
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Il 9 maggio la Russia festeggia ogni anno il Den Pobedi, il Giorno della Vittoria sul nazismo in cui si ricordano i circa 27 milioni di russi che hanno perso la vita per combattere la Germania di Hitler. Non è strano, quindi, che il Partito Comunista Italiano, nello specifico la sezione Monti Prenestini Casilina, organizzi celebrazioni per ricordare la vittoria dei comunisti di Stalin contro il regime nazista. Ovviamente, però, l'appuntamento fissato per domenica 8 maggio al "sacrario dei caduti partigiani sovietici" al cimitero di Palestrina, sud est di Roma, assume tutto un altro significato dopo che la Russia di Vladimir Putin ha deciso, a fine febbraio, di invadere l'Ucraina.

Nella locandina della ‘Festa della Vittoria' in cui si celebra la liberazione dell'Europa dal nazifascismo da parte dell'Unione Sovietica, inoltre, c'è anche la Z diventata simbolo dell'"operazione militare" decisa da Putin per "denazificare" l'Ucraina. Il nastro di san Giorgio, di colore nero e arancione, vuole ricordare la croce di San Giorgio, che era la più alta onorificenza militare all'epoca degli zar. Questa onorificenza in epoca post sovietica è stata assegnata di nuovo ai militari per azioni in difesa della patria. Successivamente, ancora, il nastro di San Giorgio è diventato il simbolo della vittoria sul nazismo.

"Voglio informare che quella Z non esiste ed è il Nastro di San Giorgio per il quale sono morti 27 milioni di donne e uomini dell'"URSS, che ti hanno fornito anche la libertà di criticarli. Senza di loro oggi parleremmo tutti tedesco, sotto la frusta del NAZISMO", si legge in un commento pubblicato dalla sezione locale del Pci sotto la locandina. Risponde un utente su Facebook: "Il nastro di San Giorgio è un simbolo NAZIONALISTA della RUSSIA IMPERIALE, simbolo della zarina, usato da Stalin per stimolare lo spirito PATRIOTTICO (da qui, guerra patriottica) e NAZIONALISTA per il quale i popoli dell'ex impero russo avrebbero combattuto l'invasore tedesco…".

Il comune di Zagarolo si dissocia con una nota ufficiale: "Gira da qualche giorno in rete un volantino di un'iniziativa politica locale che vede il nome della Città di ZAGAROLO che ritrae una Z maiuscola simile al simbolo dell'azione bellica russa in Ucraina. L'iniziativa si svolgerà Domenica 8 Maggio nel Cimitero di Palestrina e nei locali della sezione del partito promotore. Il Comune e l'Amministrazione comunale di Zagarolo si dissociano da ogni tipo di iniziativa che possa accomunare il nome della Città all'attuale guerra in Ucraina o all'azione militare lanciata dalla Russia con il pretesto della ‘denazificazione'. Il Comune di Zagarolo, sin da subito, si è adoperato all'accoglienza di famiglie in fuga dalla guerra e ha manifestato per la pace in una fiaccolata che ha visto la presenza di centinaia di cittadini. In quell'occasione le Istituzioni e l'intera Città hanno ribadito con forza che il dialogo e la diplomazia sono le uniche strade per evitare guerre e conflitti".

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