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La chiamano ‘assessore’, Sabrina Alfonsi risponde: “Sono donna, chiamatemi assessora: è italiano”

“Assessore o assessora, c’è sempre un problema di definizione”. Ma Alfonsi risponde con sicurezza: “Nessun problema, è italiano”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Femmina, donna, Sabrina quindi assessora. Fate uno sforzo, noi ci siamo sforzate per una vita": questa la risposta dell'assessora all'Ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi che stamattina è stata invitata a partecipare alla Commissione Speciale per il Giubileo 2025.

È proprio lei che, a circa metà della riunione, ha dovuto ricordare ai colleghi (e alle colleghe) come essere chiamata, chiedendo a tutti e tutte di fare uno sforzo: "Per me è una questione…", prova a spiegarsi il presidente, prima che Alfonsi riprenda a parlare.

Cosa è successo durante la commissione

Invitata a discutere delle questioni relative all'ambiente e al decoro della città in vista del Giubileo del 2025, l'assessora Alfonsi si è trovata a scardinare molteplici questioni: dalla raccolta differenziata con i nuovi cassonetti intelligenti, prossimamente in arrivo anche nel quartiere Appio, all'assunzione di nuovo personale Ama, fino alla questione dei cinghiali a Roma. Proprio nel corso di una di queste discussioni si sono rivolti a lei chiamandola senza declinare al femminile il termine "assessore".

"Se non ci sono altre domande, lasciamo la parola all'assessore – si sente dire dal presidente della commissione Speciale Giubileo 2025, Dario Nanni della Lista Civica Calenda Sindaco – Assessore o assessora: c'è sempre questo problema di definizione".

Ma l'assessora Alfonsi, che già muovendo il labiale aveva suggerito il termine declinato al femminile, ha risposto prontamente: "No, non è un problema: è italiano. Quindi assessora". E quando si è provato a giustificarsi, ha aggiunto: "Fate uno sforzo, noi ci siamo sforzate per una vita".

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