Kaufman portato in ospedale dopo aver dato in escandescenze sul volo per l’Italia: cosa è successo

Partito questa mattina dalla Grecia Francis Kaufman è atterrato a Ciampino e ha iniziato a dare in escandescenze. Dopo aver accusato i poliziotti di averlo picchiato durante il volo, una volta toccato il territorio italiano ha iniziato a dire di stare male. Per lui, che doveva essere trasferito nel reparto psichiatrico del carcere di Rebibbia, è cambiata destinazione. Dopo aver iniziato ad accusare i dolori gli agenti della polizia hanno disposto per lui il trasferimento in ospedale dove sarà sottoposto alle cure di medici e infermieri.
Kaufman è stato trasferito al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata a Roma. A presidiare la struttura sanitaria, decine di agenti di polizia in divisa e in abiti civili.
In Italia l'uomo, quarantaseienne statunitense, dovrà rispondere di aver ucciso e nascosto nel parco di Villa Pamphili i corpi della compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda.
L'atterraggio a Ciampino: "Gli agenti mi hanno picchiato"
"Sono stato picchiato durante il volo". Queste le parole di Francis Kaufman, aka Rexal Ford, non appena sceso dall'aeroplano all'aeroporto di Ciampino, atterrato dopo il volo dalla Grecia dove è stato arrestato. Una volta raggiunto e rintracciato nell'isola di Skiathos è stato trasferito nel carcere di Larissa, dove nei giorni scorsi ha distrutto completamente la cella in carcere.
Secondo quanto previsto dai poliziotti, Kaufman sarà ascoltato dalle autorità italiane entro i prossimi cinque giorni. Dovrà rispondere della accuse di duplice omicidio e occultamento di cadavere per aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova, probabilmente strangolata come dimostrano i segni quasi impercettibili rinvenuti sul collo della ventinovenne, e la figlia Andromenda di neanche un anno e per aver nascosto e abbandonato i corpi nel parco di Villa Pamphili.
Il rapporto fra Kaufman e Trofimova: "Gli tolse la sim dal cellulare"
Oltre a ricostruire i giorni antecedenti al ritrovamento, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il rapporto che c'era fra Kaufman e Trofimova. Secondo quanto riportato dai testimoni, l'uomo avrebbe avuto un comportamento aggressivo anche nei confronti della compagna che avrebbe controllato in ogni minimo spostamento a livelli ossessivi, tanto da non lasciarla entrare da sola neanche nel bagno delle donne del mercato di San Silverio, dove si trova il fasciatoio per cambiare la bambina.
Secondo i genitori di Trofimova, lui avrebbe tolto la sim dal telefonino della ragazza per impedirle di avere contatti con amici e famiglia. Sarebbe stato sempre Kaufman, secondo la madre della giovane, a gettare in mare lo zaino della figlia facendo in modo che restasse senza documenti: nel corso della sua permanenza a Roma, la donna si presentava con il nome di Stella e il cognome (poi, si è scoperto, anch'esso falso) del marito.