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Julia, 18enne in fuga dall’Ucraina con le stampelle: “Spero finisca presto, voglio tornare a casa”

Julia è una ragazza di 18 anni che, dopo tre giorni e mezzo di viaggio, è arrivata in Italia: per fuggire dalla guerra ha viaggiato con le stampelle, ancora convalescente dopo un’operazione alla gamba.
A cura di Beatrice Tominic
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Julia è una ragazza di 18 anni che è appena arrivata a Roma dall'Ucraina. Come lei, da giorni sull'Ostiense arrivano pullman carichi di donne e bambini in fuga dalla guerra. "Non ci sono state esplosioni nella nostra città, ma suonavano le sirene e abbiamo passato tutta la notte nel seminterrato", rivela a Fanpage.it, alla telecamera di Simona Berterame.

Nata e cresciuta a Ternopil, una città dell'Ucraina occidentale poco distante da L'viv (Leopoli) e a circa una settantina di km dal confine con la Polonia, Julia è arrivata in Italia dai nonni materni dopo che, la settimana scorsa, ha subito il terzo intervento ad una gamba, a causa di un incidente sulla moto. Sarebbe dovuta restare ferma, ma la guerra ha reso necessaria questa partenza improvvisa.

Il viaggio di Julia con le stampelle e la paura delle bombe

Il viaggio di Julia e della sua famiglia è iniziato nella giornata di venerdì, ma si è concluso soltanto oggi a causa delle lunghe code alla frontiera di cittadine e cittadini ucraini in fuga dalla guerra dopo l'attacco russo. A causa di un'operazione alla gamba, Julia ha compiuto tutto il viaggio ancora convalescente, con le stampelle.

"È stato molto difficile perché sono infortunata. Anche lasciare il Paese è stato difficile perché c'erano molti posti di blocco: il viaggio è durato tre giorni e mezzo – ha dichiarato Julia una volta salita nell'automobile dei suoi nonni, lui italiano e lei ucraina – Fino ad ora venivo in Italia come turista, ma poi tornavo a casa. Spero finisca presto, perché voglio tornare a casa."

È la nonna di Julia a rivelare che, nonostante la figlia e la nipote siano arrivate a Roma, resta in pena per il figlio che, con i suoi altri due nipoti, invece, è dovuto restare in Ucraina: "Lui non può partire e la moglie senza di lui non viene – dice a Fanpage.it – Loro adesso sono nel bunker, scappano ogni tanto ed escono solo per mangiare, ma vivono nel terrore.

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