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Invasione di moscerini a Sabaudia e Pontinia: sindaci convocano Istituto Zooprofilattico e Asl

Allarme moscerini a Pontinia e Sabaudia dove la presenza di questi insetti è sempre maggiore: l’incontro fra sindaci ed esperti per trovare una soluzione.
A cura di Beatrice Tominic
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Moscerini in volo, foto di repertorio.
Moscerini in volo, foto di repertorio.

Nel basso Lazio i moscerini sono sempre di più e le amministrazioni dei comuni più colpiti, quello di Pontinia e quello di Sabaudia, entrambi in provincia di Latina, sono state costrette a mettersi alla ricerca di una soluzione per arginare il problema.

Da settimane la presenza dei moscerini è cresciuta drasticamente, danneggiando tutte le attività all'aperto dei due territori. Temendo che il problema possa svilupparsi maggiormente con l'aumentare delle temperature e l'umidità, i sindaci hanno organizzato un incontro tecnico con personale esperto: un consulente, un entomologo e i dirigenti della Asl di Latina e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio.

Allarme moscerini: l'incontro per trovare una soluzione

L'incontro tecnico, come ha fatto sapere con una nota il comune di Pontinia, si è tenuto lo scorso giovedì 27 aprile, nella sede del comune della cittadina. Alla riunione, nella Sala Consiliare, oltre ai sindaci Eligio Tombolillo e Alberto Mosca, rispettivamente di Pontinia e Sabaudia, sono stati presenti l’assessore Battisti, il consigliere Orelli e il consulente delle Amministrazioni medesime, l'entomologo Guglielmo Pampiglione, i dirigenti sia della Asl, con il dottor Amilcare Ruta, che quelli  dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio, il dottor Claudio De Liberato, il dottor Andrea Leto, il dottor Giuseppe Micarelli e il dottor Migliozzi.

Durante l'incontro si è discusso del piano idoneo per trovare una soluzione e la modalità più idonea e funzionale da seguire per intervenire. "Si è convenuto di agire secondo le seguenti modalità: individuare le strategie concrete da mettere in atto per attenuare il disagio per i cittadini mediante la collaborazione di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti", riporta la nota pubblicata sui social network. Poi è stato specificato che il consulente coinvolto è rimasto nella zona interessata per circa due giorni: "Ha compiuto diversi sopralluoghi ambientali, in particolare nelle zone maggiormente colpite dal fenomeno e nella struttura dell’azienda produttrice di funghi coinvolta nella problematica, che si è resa disponibile e collaborativa". Aggiornamenti più specifici, invece, arriveranno soltanto più avanti.

I precedenti

Già lo scorso anno una situazione simile era stata a Orbetello, nella bassa Maremma Toscana: in questo caso, però, gli insetti si sono moltiplicati in piena estate, intorno a metà agosto, a causa delle alte temperature e dell'umidità, compromettendo la stagione turistica. Neanche quattro disinfestazioni sono riuscite a bloccare la proliferazione degli insetti a causa dei quali, per preservare la salute di cittadini e turisti, ristoranti e locali all'aperto sono stati costretti a modificare i loro orari di apertura (e a chiudere alcune ore prima ogni sera, verso le 21) e le persone hanno dovuto modificare le loro abitudini rinunciato alle loro passeggiate: "È impossibile camminare lungo laguna, è completamente infestata", aveva dichiarato uno dei residenti.

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