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Intasca 81mila euro fingendosi “cieco assoluto” per 11 anni: pm chiede un anno di reclusione

Per 11 anni si è finto totalmente cieco, percependo poco più di 81mila euro dall’Inps: scoperto nel 2014, oggi l’85enne rischia una condanna pari ad un anno e 4 mesi di reclusione.
A cura di Beatrice Tominic
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È accusato di truffa aggravata A.M., 85enne romano che per più di dieci anni, dal 2005 al 2016, ha intascato un'indennità mensile maggiore rispetto a quella che gli spettava, per un totale di poco più di 81mila euro. L'uomo avrebbe "simulato lo stato di cieco assoluto", mentre in realtà, lo sarebbe soltanto parzialmente. Adesso, come spiega in un articolo di oggi il Messaggero, il pm Raimondo Orrù ha chiesto per l'anziano una condanna pari ad un anno e 4 mesi di reclusione, con il beneficio della pena sospesa previsto soltanto nel caso in cui l'85enne riuscisse a risarcire i danni all'Istituto di previdenza, che si è dichiarato parte civile nel processo.

La truffa aggravata

Per l'Inps, l'85enne era un cieco assoluto, eppure avrebbe fatto lunghe passeggiate per le vie del suo quartiere, nella zona di San Giovanni: non dichiarare la cecità parziale gli ha fatto guadagnare precisamente 81.308 euro ai danni dell'ente. Per questa ragione l'accusa contesta la truffa aggravata: l'uomo avrebbe ricevuto un "ingiusto profitto", causando all'ente un danno di "rilevante entità".

Le passeggiate nel quartiere

I controlli sarebbero scattati dopo che, nel 2013, l'uomo è stato avvistato mentre stava passeggiando con un passo giudicato dagli investigatori troppo sciolto per essere totalmente cieco: nel corso della sua passeggiata, inoltre, avrebbe attraversato la strada anche in punti più rischiosi. Per questa ragione sono scattate le verifiche dell'Inps che, l'anno successivo, avrebbe negato all'imputato la cecità assoluta.

"Per i periti del giudice civile ha un minimo di residuo visivo che è riconosciuto nella cecità assoluta e che consente di muoversi in autonomia nei luoghi di residenza", ha dichiarato l'avvocato Alessia Parisella in aula. L'esito del processo arriverà il prossimo 7 luglio, data in cui si attende la sentenza.

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