Inseguimento da film, feriti 5 poliziotti: nella folle corsa 23enne investe e uccide il suo cane

Cinque poliziotti feriti e un cagnolino investito e ucciso: questo il bilancio della fuga dalla polizia avvenuta nel pomeriggio di ieri, venerdì 18 novembre, per le strade di Guidonia Montecelio. È qui che una Fiat Cinquecento per scappare dalla polizia ha iniziato una folle corsa, sfiorando passanti e bambini all'uscita di scuola e travolgendo automobili in sosta. Alla guida un ragazzo di 23 anni e con lui, a bordo del mezzo, una donna e un pitbull. Al termine della folle corsa i due sono stati fermati, mentre il cane è stato preso in consegna dalla Asl di Roma 5. Ma, come sottolinea il Messaggero, l'intera vicenda è ancora da ricostruire.
L'inizio della fuga
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe cominciato tutto con una segnalazione di un litigio fra un uomo e una donna in un bar, nella frazione di Villanova. Poco dopo essere stati allertati, i poliziotti sono arrivati sul posto: è stato allora che la coppia è salita nell'automobile e ha iniziato la sua corsa. In auto, con loro, solo uno dei loro due pitbull. Per l'altro rimasto per strada, è stata fatale la prima manovra effettuata dal 23enne: è stato travolto e ucciso dalla Cinquecento.
Hanno superato l'alt dei poliziotti verso via Maremmana, verso la zona più abitata del comune e poi lungo via Pantano. Dietro di loro, oltre alle prime auto della polizia, altre volanti di rinforzo. L'inseguimento ha gettato nel terrore i passanti: "L'auto mi stava per investire, le volanti li seguivano con le pistole fuori dai finestrini – hanno raccontato alcuni testimoni – ha travolto anche delle auto in sosta".
La fine della corsa
Una volta accerchiata, l'automobile si è schiantata contro le volanti. Sono cinque i poliziotti che, al termine della corsa, sono stati portati in ospedale dal 118: quattro di loro hanno riportato contusioni di vario genere. Un quinto, invece, è stato morso alla mano dal pitbull appena sceso dall'auto. Nonostante fosse circondato da poliziotti, il 23enne ha continuato ad opporre resistenza per non essere identificato. Poi, però, è stato trasportato anche lui in ospedale, per tutti i controlli di routine.