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News sull'incidente a Roma tra Lamborghini e Smart

Scontro fra Smart e Lamborghini a Casal Palocco, spunta un video: la rissa dopo lo schianto

Un uomo si scaglia contro i ragazzi appena scesi dal suv, poco dopo lo scontro fra Smart e Lamborghini Urus: a bloccarlo alcuni passanti. In primo piano uno dei ragazzi con addosso la maglietta dei The Borderline si tiene a distanza dalla folla.
A cura di Beatrice Tominic
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Le due automobili si sono schiantate da poco quando intorno alle lamiere si è riunita una folla di persone. A terra c'è ancora la mamma dei piccoli, sbalzata dopo l'impatto con la Lamborghini. Nella Smart i piccoli: il bimbo di 5 anni che morirà poco dopo trasportato d'urgenza al vicino ospedale Grassi di Ostia e la sorellina di un anno più piccola, anche lei trasferita al Sant'Eugenio con la mamma. Trasferita nuovamente all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, sarà dimessa dopo una notte.

Il tentativo di linciaggio

Mentre il capannello di persone accerchia la donna e i bambini, nella situazione di caos che portano ansia e preoccupazione, c'è chi riprende la scena. Non appena scesi dal suv, a pochi passi dallo scontro, i ragazzi vengono accerchiati. Come mostra il video un uomo si avvicina aggressivamente ad uno dei ragazzi: secondo i presenti, l'uomo si sarebbe scagliato verso di loro dopo aver visto alcuni di loro continuare a riprendere la scena.

In primo piano, però, non può passare inosservato il logo di The Borderline, il gruppo di youtuber che si trovava sulla Lamborghini al momento dello schianto. Stampato su una maglietta verde, uno dei ragazzi usciti dall'auto viene ripreso mentre,  illeso (come tutte le altre persone a bordo del suv),  con una mano si tiene una busta di ghiaccio su una guancia. Con l'altra, invece, ha ancora fra le mani il telefonino.

La testimonianza del papà di un amico del bimbo morto a 5 anni

Il ragazzo con la maglietta verde firmata The Borderline sembra non essere notato dalla folla, troppo preoccupata per i bimbi e la loro mamma per accorgersi di lui. Ha fra le mani il telefonino, ma non lo usa per filmare. Come ha raccontato a Fanpage.it, però, il papà di uno dei compagni di classe del piccolo Manuel, sono in molti ad aver visto una scena differente: "Stavano ancora facendo il video, anche una volta scesi dal suv. C'è un bambino a terra che sta morendo e ti metti a fare un video? – ha spiegato – Io sono arrivato una quindicina di minuti dopo: non ho visto versare una lacrima".

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