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Imprenditore rapinato a Roma: “Film dell’orrore, puntata una pistola contro mio figlio di 11 anni”

La famiglia dell’imprenditore Stefano Proietti è stata ostaggio di sette rapinatori. La refurtiva sfiora il milione di euro, il piano era deciso nei minimi particolari.
A cura di Rosario Federico
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Foto di repertorio
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Un'oasi di verde e pace. La villa dell'imprenditore Stefano Proietti in via Licio Giorgeri a due passi dall'Aurelia, è collocata tra parchi, strutture private e sorveglianza agli ingressi. Poi, i 50 minuti di terrore vissuti dalla sua famiglia, tenuta in ostaggio da sette uomini lo scorso lunedì sera, quando i banditi sono entrati nell'abitazione. Il bottino sfiora il milione di euro. "Ciò di più prezioso che ho dentro questa villa è la mia famiglia. Ho temuto di perderla, è stato terribile. Un film dell'orrore. Tutto il peggio che potete immaginare", dice a La Repubblica Proietti. "Il momento più brutto è stato quando hanno preso il più piccolo dei miei figli che ha 11 anni e gli hanno puntato la pistola addosso. Ho sentito le sue urla, credevo stesse litigando con il fratello maggiore".

Il piano dei rapinatori

Lunedì 8 aprile, poco dopo le 21, sette rapinatori hanno fatto irruzione nel comprensorio privato, a Casal Lumbruoso, nel quadrante Ovest della Capitale, e hanno preso in ostaggio i suoi proprietari, l'imprenditore Stefano Proietti e la moglie Benedetta Della Paola, avvocata, due figli e i domestici. Poi la fuga con un grosso bottino, tra gioielli e denaro.

Il piano del gruppo era studiato nei dettagli: alcuni controllavano la famiglia; altri si occupavano dei domestici e altri ancora cercavano la refurtiva. "Erano informati su tutto, qualcuno li ha avvertiti, hanno avuto senza dubbio una soffiata. Qui entrano diverse maestranze per la manutenzione della villa", riporta a la Repubblica l'imprenditore romano Proietti. I malviventi comunicavano tutti con un walkie talkie e dei microfoni mentre occupavano l'abitazione di tre piani che di solito è controllata da alcuni guardiani, in questi giorni malati. La banda non è arrivata in auto perché si accede solo con il pass: tra le ipotesi l'utilizzo della ferrovia sull'Aurelia. I malviventi avevano armi, pistole, coltelli e picconi e i loro volti coperti da cappelli e sciarpe.

Rubati quasi un milione di euro tra oro, gioielli, borse e contanti

Disattivato l'allarme dell'abitazione, per evitare potessero arrivare le forze dell'ordine, i ladri si sono fatti aprire la cassaforte: "Si sono portati via oro, gioielli, orologi, borse griffate e contanti. Il bilancio finale potrebbe arrivare al milione di euro. Portiamo poco in banca", riferisce al Corriere della Sera il proprietario della villa Stefano ProiettiDopo il furto, la fuga. Proietti ha chiamato subito i 112 e la Scientifica ha iniziato subito i rilievi.

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