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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Il Vaticano sostiene che nel suo archivio segreto non c’è alcun documento su Emanuela Orlandi

Nell’Archivio segreto del Vaticano non c’è alcun documento sul caso di Emanuela Orlandi, ha affermato monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio.
A cura di Enrico Tata
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Dello sterminato Archivio Vaticano si è parlato nel 2020, quando le immense e segrete stanze furono aperte per fare luce sul pontificato di Pio XII. In carica dal 1939 al 1958, il Pontefice fu contestato soprattutto riguardo ai suoi silenzi sullo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.

Sotto la guida di monsignor Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio segreto, furono ordinati sedici milioni di fogli, quindicimila buste e duemilacinquecento fascicoli che riguardavano il Papa. All'epoca i legali della famiglia Orlandi chiesero al Vaticano di fornire, con l'occasione, l'accesso al dossier che riguarda l'indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: "Visto che il Papa ha deciso di aprire l'Archivio Vaticano per il Pontificato di Pio XII nel 2020, facciamo un appello al pontefice affinché ci dia accesso al dossier".

Il libro di monsignor Pagano: nessun documento sul caso Orlandi

Nessuna risposta. E adesso, a distanza di quattro anni, monsignor Pagano, che ha pubblicato un libro-intervista con il giornalista Massimo Franco dal titolo ‘Secretum', ha detto che all'interno dell'archivio non c'è alcun documento sul caso di Emanuela Orlandi. Secondo Pagano, inoltre, l'Archivio non può contenere i documenti più recenti. Su Emanuela Orlandi, ha detto, "qui non abbiamo una riga".

Non solo. Secondo il monsignore, c'è ben poco anche in altri archivi del Vaticano: "Quel che seppi alcuni anni or sono dall'allora archivista della Prima Sezione della Segreteria di Stato, monsignor Assunto Scotti, sacerdote da me molto stimato, è che nel loro Archivio ci era solo, come di prassi, una cartella con echi di stampa sul caso che nominavano il Vaticano". In ogni caso, "se si troveranno documenti su quel caso, saranno certo consegnati agli inquirenti".

Il presunto dossier sul caso Emanuela Orlandi

Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, ha parlato di un dossier che sarebbe stato commissionato da padre Georg Gänswein al capo della gendarmeria vaticana proprio su Emanuela Orlandi. Questo dossier sarebbe stato visto da Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo di Benedetto XVI, sul tavolo di padre Georg, spillato in una cartellina trasparente. "A me padre Georg disse che un fascicolo riservato c'era e che avrei dovuto insistere con la segreteria di stato per farmelo dare", ha dichiarato l'avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò.

A Verissimo, padre Georg ha però smentito l'esistenza di un dossier sulla scomparsa di Emanuela Orlandi:

 "Una volta ho chiesto di fare un promemoria su quale fosse la situazione in quel momento in merito al caso Emanuela Orlandi. Mi hanno fatto un appunto, ma non c'era niente di nuovo, nuove conoscenze o nuove indagini. Ma dopo Pietro Orlandi ha detto in un'intervista che io avrei un dossier. Ma non è vero, non ho alcun dossier. Se lui pensa a questo appunto, era un promemoria sullo status quo, che poi ho dato a papa Benedetto. Ma io non ho mai avuto o fatto fare un dossier, perché non c'entravo. Io non credo che si troverà qualcosa di nuovo su questo caso".

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