Il papà della neonata morta in casa maternità: “Nel seminterrato non c’era campo, sono dovuto uscire per chiedere aiuto”

"In qualità di genitori della nascitura Matilde, precisiamo che sia io che mia moglie non ci siamo mai rivolti autonomamente ad una casa maternità privata. Abbiamo, al contrario, seguito il percorso previsto dalla normativa regionale, rivolgendoci alla Asl Roma 3, che ai sensi di legge, attribuisce alle Asl stesse l'obbligo di vigilanza sull'attività del parto a domicilio e/o in casa maternità". Lo ha dichiarato all'Adnkronos il padre della neonata deceduta durante il parto nella casa maternità ‘Il nido' a Testaccio. Assistito dall'avvocato Andrea Mencarelli, l'uomo ha voluto chiarire alcune cose: tra questi, il fatto di aver scelto di partorire in una struttura conforme alla normativa, "nel pieno rispetto della normativa vigente, a garanzia e tutela di mia moglie e di mia figlia". "Pertanto – aggiunge l'uomo -, respingiamo fermamente qualsiasi giudizio sulla legittima scelta della partoriente, che deve poter decidere liberamente dove partorire, come garantito dalla normativa italiana in materia di tutela della maternità. Il problema non può mai essere la scelta legittima del luogo del parto, bensì l'eventuale mancanza delle dovute cautele da parte dei soggetti responsabili".
L'uomo ha poi aggiunto di aver chiamato lui i soccorsi, e non le ostetriche: essendo la casa maternità ‘Il nido' posizionata in un seminterrato, non era possibile avere campo per effettuare telefonate, ed è così uscito lui dalla struttura. Che, spiega, era priva "di un'attivazione di chiamata di emergenza in automatico".
"Non sono stato in grado di rilasciare prima alcuna dichiarazione dato lo stato di profonda disperazione mia e di mia moglie, la quale versa ancora in gravi condizioni di salute ed è tuttora ricoverata in ospedale", conclude. "Ho ritenuto necessario rendere tale breve dichiarazione per fare un minimo di chiarezza su questa vicenda di estrema gravità. Non appena mia moglie starà meglio sarà mia intenzione rendere pubblico tutto ciò che questa tragedia mi ha fatto scoprire, per evitare che altre famiglie possano soffrire un evento simile. È un dovere che sento nei confronti di mia figlia Matilde e di tutte le famiglie che potrebbero trovarsi in situazioni analoghe alla nostra".
Secondo quanto emerso dall'autopsia, la piccola sarebbe morta soffocata: non aveva infatti aria nei polmoni. Questo avrebbe causato il decesso. Da chiarire però, se la neonata fosse morta già prima del parto: al momento non sembra fosse affetta da patologie pregresse, ma saranno solo ulteriori esami a stabilire con esattezza questi ulteriori punti.